Il Napoli domina a Empoli, poi rischia nel finale

Azzurri in vantaggio per 3-0 ma nella ripresa consente agli avversari di farsi sotto

di Marco Martone

Una vittoria storica, perché il Napoli a Empoli non aveva vinto mai, neanche ai tempi d’oro. Un successo importante, perché tiene gli azzurri in corsa per il secondo posto ma soprattutto ricaccia dietro di altri due punti l’Inter di Pioli. Una vittoria, però, che fa anche arrabbiare, per un finale di partita giocato in maniera presuntuoso, irriverente e sotto ritmo, tanto da consentire all’Empoli, letteralmente asfaltato nel primo tempo, di sfiorare l’impresa.  Il Napoli la pratica l’aveva già chiusa dopo 45 minuti, con la doppietta di Insigne e la magia di Mertens su punizione. Tre gol, un rigore sbagliato da Mertens, altre occasioni da rete. Praticamente non c’è stata gara tra due formazioni di diversa categoria. Nella ripresa, però, Hamsik e compagni non sono scesi in campo o meglio l’hanno fatto compiacendosi di giocate sempre fini a se stesse, alla ricerca dello spettacolo anche quando c’era da essere concreti, contro avversari che picchiavano e correvano, soprattutto. E così prima El Kaddouri e poi Maccarone su rigore hanno puniti la leziosità degli uomini di Sarri e rimesso in discussione il risultato. Sarri si è arrabbiato ma forse anche lui avrebbe potuto sostituire prima alcuni interpreti, apparsi stanchi e quasi svogliati. In tal senso gli ingressi di Giaccherini e Milik sono sembrati un po’ tardivi.

Adesso il Napoli si gode la sosta per le nazionali, nell’attesa della doppia sfida alla Juventus, prima in campionato poi in Coppa Italia, dove servirà l’impresa per ribaltare il 3-1 dell’andata. Il secondo tempo di Empoli e la molto presumibile arrabbiatura di Sarri con i suoi, potranno essere utili per affrontare queste partite con la dovuta concentrazione, evitando cali di tensione che, qualche volta, possono anche diventare fatali.