E’ solo da pochi giorni in libreria, ma “Elena Ferrante, chi è costei?”, di Lino Zaccaria (Edizioni Graus) sta già facendo rilevare ottimi risultati nelle vendite e soprattutto sta registrando le prime reazioni nel mondo letterario e tra i lettori appassionati delle opere della misteriosa autrice napoletana. C’è evidentemente anche la fortuita concomitanza della messa in onda delle repliche delle prime tre serie di “L’amica geniale”, che la Rai sta mandando in onda sul terzo canale.
Il libro è sostanzialmente una mega-inchiesta giornalistica che prova a indagare sul mistero più affascinante degli ultimi trenta anni, e cioè su chi si cela dietro lo pseudonimo reso celebre da libri come “L’amore molesto” e appunto dalla tetralogia di “L’amica geniale”. Zaccaria, sostanzialmente buon ultimo, si aggiunge alla lunga teoria di osservatori, critici, studiosi, giornalisti che hanno individuato in Domenico Starnone l’alter ego della Ferrante e vi aggiunge particolari inediti, finora mai comparsi, scaturiti dalle testimonianze e dai ricordi della sua infanzia, vissuta negli stessi luoghi e con le stesse esperienze che hanno scandito la vita di Starnone e della Ferrante.
La curiosità e l’interesse suscitati dall’uscita del volume hanno comunque già consentito all’autore di riscuotere un primo prestigioso successo: gli è stato conferito, infatti, a Casamicciola, nell’ambito della manifestazione (giunta al sesto anno e curata da Massimo Zivelli), “Ischia international Art & film festival” il premio “Luchino Visconti”, per la “scrittura d’inchiesta nel cinema”.
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