Un solo tempo basta al Napoli per archiviare la pratica Midtjylland e mettere in tasca, di fatto, anche il passaggio ai sedicesimi di Europa League. Quarantacinque minuti di puro spettacolo, sotto una fastidiosa pioggia, per la squadra di Sarri che, dopo un’iniziale sofferenza, con un gol annullato ai danesi sul quale sbaglia Reina, prende in mano le redini della partita e impartisce una vera e propria lezione di calcio ai giovani avversari. Sugli scudi Callejon e Gabbiadini, autore di due gol. Tre reti di ottima fattura, perché giunte al termine di giocate corali e attraverso gesti tecnici individuali di altissimo livello di difficoltà. Tre gol e tante altre occasioni nella quali la palla non è entrata per questione di centimetri, (traversa di Callejon e almeno due miracolose parate del portiere danese). Nel finale di tempo, al culmine di un’azione un po’ rocambolesca, è arrivato il gol del Midtjylland, servito solo a dare un senso alla seconda frazione di gioco. Nella ripresa, infatti, i padroni di casa hanno provato a riaprire la gara e il Napoli, che evidentemente aveva già la testa a Verona, ha rischiato qualcosa. La bravura di Reina e Koulibaly (salvataggio sulla linea) e un pizzico di fortuna (traversa), hanno aiutato il Napoli a giungere fino al 90esimo indenne. Prima del fischio finale c’è anche il tempo per la rete dell’1-4, con un destro prepotente di Higuain, subentrato a Callejon, ben servito da un ottimo El Kaddouri, tra i migliori in campo. Il Napoli adesso si rituffa in campionato, atteso da una trasferta ostica contro uno di quegli avversari (il Chievo), che tradizionalmente creano disagio. La vena realizzativa degli uomini di Sarri e la presenza fisica, anche di chi ha giocato meno fino ad ora, Maggio e Valdifiori ad esempio, lasciano pensare che gli azzurri possano scendere al Bentegodi con tutte le carte in regola per proseguire il loro cammino fatto di gol, spettacolo e vittorie.
Marco Martone