Giro d’Italia a Napoli, il pokerissimo

Omaggio a Bagnoli e all’America’s Cup

CICLISMO

Giro d’Italia a Napoli, il pokerissimo della Città Metropolitana. Omaggio a Bagnoli e all’America’s Cup nell’anno di Napoli capitale europea dello Sport

Dopo i successi delle ultime 4 edizioni, anche nel 2026 la Città Metropolitana di Napoli sarà protagonista della Corsa Rosa per promuovere lo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale che solo il nostro territorio può offrire: il prossimo 14 maggio la sesta tappa della 109ª edizione del Giro partirà da Paestum per raggiungere – dopo aver attraversato l’area vesuviana interna, Nola e il Nolano, l’area nord con Caivano, che quest’anno ha ritrovato la sua Coppa di ciclismo – il capoluogo partenopeo. Manfredi: “Coppa America, Giro d’Italia, Capitale europea dello Sport, Napoli al centro del Mediterraneo anche nello sport”. Cairo: “Con l’America’s Cup la tappa di Napoli diventa iconica”

Napoli Capitale europea dello Sport. Napoli capitale della Vela mondiale, con l’America’s Cup. E Napoli capitale anche del ciclismo: il prossimo 14 maggio, infatti, per la quinta volta consecutiva, il Giro d’Italia farà tappa a Napoli. Un record nella storia del ciclismo moderno. Un pokerissimo voluto fortemente dalla Città Metropolitana di Napoli, con il Sindaco Gaetano Manfredi, in sinergia con le altre istituzioni per un 2026 all’insegna della valorizzazione della straordinaria bellezza di Parthenope e della sua area metropolitana, con il suo carico di storia, arte, cultura, ambiente, paesaggio.

Ma la vela e il ciclismo hanno anche un’altra cosa in comune: l’energia, la potenza ai suoi massimi sviluppata dai muscoli delle gambe degli atleti sugli ingranaggi per fendere il vento. Ed è per questo che si incontreranno. A Bagnoli, dove la carovana del Giro d’Italia, la seconda corsa a tappe più importante al mondo giunta alla sua 109ª edizione, saluterà la Coppa America, che tra le competizioni sportive attualmente in vita al mondo è la più antica.

I corridori della Corsa rosa saranno impegnati, infatti, in un circuito nell’urbe di Parthenope per rimarcare, laddove ce ne fosse bisogno, ai 750 milioni di potenziali spettatori dei 200 Paesi collegati dai 5 continenti l’incanto di Napoli e del suo golfo.

“Napoli sta diventando sempre più centrale nel Mediterrraneo. E si vede in tutti i campi. Anche nello sport. Con l’America’s Cup, con il titolo di Capitale europea, con il Giro d’Italia. Quella tra Napoli e il Giro d’Italia – ha affermato il Sindaco Manfredi – è una storia d’amore che si perpetua. Qualche anno fa sarebbe stato impensabile che la Città Metropolitana potesse ospitare per cinque anni consecutivi un arrivo di tappa. L’organizzazione ha trovato nelle istituzioni napoletane interlocutori seri e appassionati. Il Giro d’Italia è un potentissimo strumento di valorizzazione territoriale, e ha un’enorme copertura internazionale in termini di visibilità tv e digital. Mandare le immagini delle nostre bellezze in tutto il pianeta si sta rivelando un grande volano sotto il profilo turistico, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: Napoli e la sua area metropolitana sono diventate una delle mete più ambite a livello internazionale. Il prossimo anno, poi, l’impatto sarà ancora maggiore, con l’accoppiata Giro – Coppa America. Napoli è tornata al posto che merita”.

“Siamo appassionati a Napoli – ha evidenziato Urbano Cairo, Presidente di RCS Group, nel corso della cerimonia di presentazione del percorso del Giro che si è svolta questo pomeriggio nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma – Napoli è una città accoglientissima, ci sarà tanta gente lungo le strade e sarà una grande festa, nell’ottica di un rapporto con la città ormai consolidato. Il passaggio poi a Bagnoli, dove troveremo il cantiere dell’America’s Cup, è un ulteriore elemento per rendere la tappa di Napoli una tappa iconica”.

Il Sindaco Manfredi ha voluto ringraziare RCS anche in qualità di Presidente dell’Anci “per il preziosissimo lavoro di ambasciatrice nel mondo dello straordinario patrimonio di bellezza e di cultura dei comuni di tutta Italia, dalle grandi città ai piccoli borghi, tutti ricchi di fascino e di meraviglie”.

Il circuito napoletano

Oltre Bagnoli, i corridori offriranno al pubblico le spettacolari vedute dalla collina di Posillipo, che hanno ispirato la mano dei pittori di ogni epoca – una terrazza naturale sul Golfo, che regala scorci magnifici che abbracciano il Vesuvio, Capri, Ischia e la penisola Sorrentina – e poi, scendendo verso il mare, lambiranno autentiche gemme come il suggestivo borgo di Marechiaro e l’area di Coroglio, dove si trova l’ingresso alla magnifica Baia di Trentaremi, con la natura che si fonde con la storia nell’affascinante Parco Archeologico di Pausilypon, il Parco Sommerso della Gaiola, un’area marina protetta di straordinaria bellezza, con i suoi isolotti che sembrano sospesi sull’acqua cristallina. Lasciando le altezze di Posillipo, la Carovana rosa arriverà a Mergellina, l’elegante porta del mare, con il suo pittoresco porto turistico, che segna l’inizio del meraviglioso Lungomare Caracciolo, considerato uno dei più belli al mondo, in cui i velocisti si contenderanno, probabilmente in volata, la vittoria finale sullo sfondo di Castel dell’Ovo, nell’abbraccio del Golfo.

Ma non sarà solo Napoli

“Anche quest’anno – ha sottolineato il Vicesindaco Giuseppe Cirillo, che ha rappresentato la Città Metropolitana alla cerimonia di presentazione del percorso del Giro che si è svolta questo pomeriggio nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma – abbiamo voluto dare risalto a tutta l’area metropolitana, andando a valorizzare l’area interna del Vesuvio, con la sua storia, le sue tradizioni, le sue eccellenze enogastronomiche, i suoi tesori: penso a Nola e al nolano, all’area nord di Napoli, che vedrà il Giro tornare a Caivano in un percorso di continuità con lo scorso anno per consolidare la sua rinascita sotto tutti i profili, anche quello sportivo: ricordiamo che quest’anno, grazie alla Città Metropolitana, è rinata la Coppa Caivano, il trofeo ciclistico più antico della regione, che il prossimo anno vogliamo riproporre con ancora maggiore attenzione”.

“Così come – ha aggiunto Cirillo – stiamo lavorando a una stesura definitiva del tracciato che possa abbracciare le bellezze anche altri territori dell’area metropolitana”.

L’unica tappa in Campania. Il percorso

Quella di Napoli sarà l’unica tappa che toccherà la regione Campania. Partenza da Paestum, rotta verso Salerno, le splendide Vietri sul mare e Cava de’ Tirreni per risalire verso Nocera e Sarno – con l’obiettivo di mostrare che l’omonimo fiume, che attraversa anche tanta parte dell’area metropolitana di Napoli, nell’alveo delle sue sorgenti è un’oasi di benessere e armonia con la natura, nell’ottica di un’ulteriore spinta al grande lavoro di recupero e depurazione messo in campo in questi anni – per entrare nell’area metropolitana di Napoli all’altezza di Palma Campania, culla del carnevale con le sue Quadriglie, procedere verso Nola, la città della Festa dei Gigli patrimonio UNESCO e patria di Giordano Bruno, Cardito – con il suo castello, Palazzo Mastrilli, e il Parco Taglia, un polmone verde di circa 130mila mq, il paradiso dei bambini e non solo con tante aree giochi, pista di pattinaggio, aree pic nic – per fare rotta verso Caivano e l’area Nord fino al circuito di Napoli, per un totale di 161 km.

“Lo scorso anno abbiamo inteso consolidare ulteriormente il proficuo rapporto con RCS anche in vista di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026: un lavoro che ha dato buoni frutti, visto che, grazie alla Città Metropolitana di Napoli – ha affermato il Consigliere metropolitano delegato allo Sport, ai Giovani e agli Eventi, Sergio Colella – questo territorio sarà per la quinta volta di fila protagonista della grande Corsa rosa. Per trovare una serie simile occorre arrivare a 70 anni fa, nel secondo dopoguerra”.

La Boat Parade: l’omaggio della Lega Navale al Giro e alla Coppa America

In occasione dell’omaggio della Corsa rosa a Bagnoli e all’America’s Cup, la Lega Navale Italiana (LNI) si sta mobilitando per un’iniziativa di forte impatto visivo ed emotivo: la boat parade. Il programma prevede che il passaggio dei corridori sia accompagnato da una suggestiva sfilata di centinaia di barche a vela nelle acque antistanti la collina di Coroglio e l’area di Bagnoli. Le vele, con la loro coreografia dinamica, offriranno una cornice indimenticabile e un benvenuto marino ai corridori, creando un vero e proprio “tappeto bianco” in movimento, unendo idealmente la fatica delle due ruote alla leggerezza e all’eleganza delle vele, regalando immagini iconiche del Golfo di Napoli.

L’impatto economico e sociale del Giro d’Italia

L’ultima edizione del Giro d’Italia (la numero 108) si è confermata un evento di risonanza globale, con numeri in costante aumento.

L’impatto economico è stato valutato da Banca Ifis in oltre 2,1 miliardi di euro tra diretto (700 mln) e indiretto (1,4 mld), di cui 350 milioni sul Made in Italy, con un aumento complessivo del 4,5% sul 2024. Cresce l’interesse web (+ 8%), ma anche il numero degli spettatori dal vivo (2,3 milioni, + 4,5% rispetto all’anno precedente). Tuttavia la sua forza va oltre i confini italiani. Rappresenta, infatti, un formidabile ambasciatore del Made in Italy, capace di promuovere all’estero l’immagine di un Paese dinamico, innovativo e di qualità: tra gli appassionati stranieri che seguono la corsa attraverso tv, streaming e social media, l’89% ha acquistato prodotti italiani e quasi la metà (45%) ha dichiarato di aver migliorato la propria opinione sull’Italia e sulle città di tappa dopo aver seguito l’evento. L’81% di loro è già stato nel nostro Paese, spesso proprio spinto dalla passione per il ciclismo.

Forte anche l’impatto sociale e ambientale: oggetto di misurazione per la prima volta, tra i soggetti che seguono il Giro è stato rilevato un aumento della propensione all’attività sportiva e alla realizzazione di pratiche sostenibili, con un valore sociale pari a un moltiplicatore di valore di 2,8x: per ogni euro investito nell’evento ne sono stati generati quasi tre in termini di beneficio sociale.