Fiera dell’Est e Peace Run a Napoli

L’associazione Maestri di Strada, in concomitanza con la Marcia della Pace

Martedì 4 ottobre a Napoli si terrà la Peace Run, che alle ore 17:30 arriverà al Parco Massimo Troisi di San Giovanni a Teduccio emercoledì 5 ottobre dalle ore 9 verrà presentato il progetto ai ragazzi delle scuole del territorio. Per questa manifestazione, l’Associazione Maestri di Strada ONLUS è coinvolta attivamente e ha deciso di organizzare la Fiera dell’Est, una serie di iniziative che coinvolgono le persone della VI Municipalità volte a farne conoscere la bellezza e le peculiarità. «Siamo circondati da persone e cose straordinarie, ma la maggior parte di noi non le conosce – spiega Cesare Moreno, Presidente Maestri di Strada – Incontri e percorsi di pace tra le periferie di Napoli alla ricerca di cose belle da vedere, cose buone da conoscere, persone che operano per il bene comune Un tour nei tanti rioni della VI Municipalità alla ricerca del bello, del buono e del giusto».

Si comincia con tre giri organizzati da VasciTour, propone di vivere il quartiere come una grande casa, mettendo in connessione il viaggiatore con gli abitanti locali, scoprendo l’autenticità del luogo e calandosi nella vita e nella cultura locale: il 27 settembre dalle ore 15:30 si va a Ponticelli (con partenza dal Cinema Pierrot); il 28 settembre dalle ore 15:30 a San Giovanni (la partenza è alla fermata della circumvesuviana di San Giovanni) e il 29 settembre dalle ore 15:30 a Barra (partenza dall’Istituto Rodinò).

Martedì 4 ottobre ci saranno gli eventi di Maestri di Strada per festeggiare il passaggio dei partecipanti della Peace Run a San Giovanni: al Parco Troisi ci sarà una mostra fotografica e dalle ore 16:30 un laboratorio di decorazione delle T-Shirt; mentre dalle ore 18:30 da Pummarolì (via Domenico Atripaldi, vicino al Centro Giovanile Asterix) una cena multiculturale, dove saranno serviti menù tradizionali dei paesi della comunità di rifugiati presenti sul territorio.

Conoscersi per rispettarsi

Napoli est è un aggregato di tre grandi quartieri, un tempo comuni indipendenti, nei quali esistono numerose zone relativamente chiuse rispetto al resto del quartiere e della città. Spesso i giovani si aggregano tra loro non per incontrare l’altro ma per difendersi dall’altro senza neppure conoscerlo. In occasione della Marcia della Pace vogliamo dare visibilità ad un lavoro che da anni sviluppiamo insieme a tante associazioni per favorire la conoscenza reciproca delle persone del quartiere e favorire rapporti amichevoli e solidali tra gli abitanti delle diverse parti del territorio. Vogliamo perciò sviluppare una serie di incontri in cui i giovani di ciascuna zona fanno da guida a giovani di altre zone nel percorrere una mappa emotiva del territorio in cui ogni giovane propone agli altri i luoghi, le persone e le occasioni significative per lui. I fili conduttori di questa attività sono la ‘convivialità’, ossia la possibilità di sedersi a mangiare insieme e la narrazione, un racconto che renda importanti le cose o le persone che incontriamo. Può esse significativa una persona che racconta la storia della sua vita – non è necessario che sia una vita avventurosa o romantica, ma solo che si sia disposti a raccontarla – o una persona che racconta un luogo che è significativo Per poter realizzare queste cose per prima cosa dobbiamo formare quello che potremmo chiamare “corpo delle guide urbane Fiera dell’est”: ragazzi che per il loro impegno hanno dimostrato di poter fare da guida ad altri giovani, educatori dei gruppi territoriali, genitori sociali e genitori che si avviano a partecipare al lavoro educativo territoriale come protagonisti piuttosto che come utenti. Abbiamo cominciato bene: la mattina dell’8 settembre ci siamo incontrati in molti: c’erano dieci ‘giovani guide’, 6 educatori alla pari, quindici genitori, gli educatori maestri di strada, tirocinanti, una rappresentante di Vasci Tour.

Abbiamo incontrato una delle due comunità di pescatori che vivono sul litorale di San Giovanni. Un mondo speciale che ruota intorno alla pesca di cui fanno parte uomini ed animali, giovanissimi e vecchissimi. Qui le conoscenze si trasmettono per contatto diretto: tra il vecchio pescatore che tesse le reti o fabbrica le nasse, il ragazzino che è campione di pesca con l’amo, il pescatore del tempo libero, il pescatore che cerca di vivere vendendo quei pochi pesci che riesce a pescare con la sua barchetta. Vivono assieme nel comune amore e rispetto per il mare e si prendono cura di tutti: dei canarini che si riproducono allegramente nelle gabbie, dei pulcini di gabbiano a cui gettano qualche pesce più piccolo, dei gatti che prendono i cibo dalle loro mani, di qualcuno che è restato senza casa. E tutti insieme chiacchierano e si scambiano idee ed informazioni sul mare, sui pesci, sui problemi di vita. Abbiamo chiesto a loro di farci da maestri nelle cose che conoscono e abbiamo avviato una conversazione che continuerà nei prossimi mesi attraverso l’incontro con gruppi di ragazzi provenienti dall’entroterra. E speriamo di poter organizzare quanto prima una bella grigliata di pesce. Anna (Vasci Tour) ha fornito informazioni ed indicazioni su come estendere ad est l’idea che stanno realizzando con successo nel centro di Napoli. Su questo stile ci saranno altri incontri in tutte le zone della periferia est e tutti insieme rappresenteranno il nostro contributo alla Marcia della Pace che il 4 ottobre farà tappa a San Giovanni. Sono confluiti in questo percorso le famiglie ed i ragazzi che abbiamo incontrato nel progetto estivo “scuola al centro”, giovani con cui realizziamo l’alternanza scuola lavoro, la ‘compagnia teatrale’ che è nata intorno al “Laboratorio territoriale delle arti”, gli educatori che proseguono il progetto “giovani per i giovani”. Tutto questo è un esempio semplice di cosa significa essere “maestri di strada”: reperire risorse strada facendo, organizzare il sapere e le persone partendo dalle esperienze, dalle persone, dalle relazioni e utilizzare il patrimonio di conoscenze a cui si accede attraverso l’apprendimento scolastico per capire meglio se stessi ed il mondo in cui si vive. Abbiamo anche cercato di spiegare tutto questo alla troupe televisiva della trasmissione “A sua immagine” (RAI 1) che, per una fortunata coincidenza, ha voluto fare un servizio sui maestri di strada. Il servizio sarà trasmesso il primo ottobre.

Cesare Moreno