“CCa nisciuno è fesso”, “Tengo ‘a guerra ncapa”, “Facicete sta’ quiete”. E, ancora, “Stevamo scarze!”, “Levate ‘a nanz’ ‘e piede”, fino a “‘E pparole nun servono a niente”. Espressioni di uso comune che, in questi giorni, sono diventate nelle strade di Napoli, dei veri e propri tormentoni, grazie agli stickers realizzati dall’associazione Giambattista Basile in vista della sesta edizione della Festa della lingua napoletana, la kermesse in programma dal 12 al 14 maggio alla Casina Pompeiana. Gli adesivi, distribuiti dai volontari dell’Associazione nel centro storico della città e nei luoghi di maggior interesse turistico, riproducono le frasi tipiche della ‘parlata’ partenopea e sono stati molto apprezzati dai napoletani e anche dai tanti stranieri che in questi giorni affollano le strade della città.
La Festa della lingua napoletana, patrocinata dalla Regione Campania e dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sarà chiusa da un concerto-evento di Consiglia Licciardi. Il programma, ricco di appuntamenti tra mostre, spettacoli, incontri di studio e degustazioni di cucina tipica napoletana, sarà presentato in una conferenza stampa martedi 9 maggio alle ore 12 al Gran Caffè Gambrinus.
Il 30 aprile, intanto, scadono i termini per la partecipazione al Premio amatoriale di poesia dialettale. E’ possibile consegnare un massimo di 3 opere, presso una delle 10 cartolerie situate a Napoli e dintorni, che faranno da punto di raccolta. Per ulteriori informazioni, scrivere all’indirizzo e-mail associazionegiambattistabasile@gmail.com. I primi tre classificati saranno premiati dal poeta Salvatore Palomba, anche lui membro del comitato scientifico.