Ben 2600 firme per avere l’elisoccorso sull’isola

Una settimana fa l'appello a Capri lanciato dall'Unione Nazionale Consumatori

E’ stata un successo la petizione on line lanciata nei giorni scorsi perché, dopo la tragica morte di una signora di Anacapri avvenuta a dicembre, sia al più presto risolto il problema dell’elisoccorso di Capri. In meno di una settimana, l’appello lanciato dall’Unione Nazionale Consumatori, delegazione isola di Capri, perché sia individuata un’area alternativa all’eliporto di Damecuta per il servizio di elisoccorso 118, ora distante oltre sette chilometri dall’ospedale, ha già raccolto oltre 2.600 firme.
“Considerato il numero di abitanti effettivi dell’isola di Capri, si tratta di una grande successo di partecipazione, grazie alla collaborazione della società civile” commenta l’avv. Teodorico Boniello, dell’Unione Nazionale Consumatori, delegazione isola di Capri.
“Anche se chiuderemo la petizione sabato, abbiamo deciso di inviare oggi stesso le firme già raccolte a chi deve urgentemente risolvere questa situazione intollerabile, ossia Regione, Asl e Comuni. In particolare le abbiamo inviate al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ai Sindaci di Capri e Anacapri Marino Lembo e Alessandro Scoppa, al Direttore Generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva e al Presidente del Porto Turistico Raffaele Ruggiero. La popolazione dell’isola di Capri, infatti, non può più aspettare, considerato questa proposta l’avevamo già stata avanzata alla Conferenza dei Servizi dell’11.9.2019″ conclude Boniello.
Attualmente l’elisuperficie di Damecuta ad Anacapri è raggiungibile, con ambulanza, solo passando dal centro storico di Anacapri, percorrendo una strada con tantissime curve e tornanti, spesso molto trafficate. In media, per raggiungere l’elisuperficie, occorrono 20 minuti, un tempo troppo lungo per chi è gravemente ammalato.