Boom di napoletani a Cracovia. Ecco i motivi di tanto interesse

E’ noto che i nostri concittadini sono particolarmente attratti dalla buona cucina e Cracovia, nell’anno da poco iniziato, è la Capitale Europea della Cultura Gastronomica, qui da sempre si gusta la migliore e più autentica cucina polacca

di Harry di Prisco

I napoletani hanno invaso pacificamente Cracovia per le vacanze di Natale, scegliendo tra tante mete possibili la bellissima città polacca per vari motivi. Il suo centro storico è fin dal 1978 tutelato dall’Unesco, ricco di 200 chiese e di 5.000 palazzi, tutti in ottimo stato di conservazione, che non sono stati danneggiati a seguito dell’occupazione della Polonia nell’ultimo conflitto mondiale. E’ noto che i nostri concittadini sono particolarmente attratti dalla buona cucina e Cracovia, nell’anno da poco iniziato, è la Capitale Europea della Cultura Gastronomica, qui da sempre si gusta la migliore e più autentica cucina polacca. Ma c’è di più, i principali motivi che possono invogliare i partenopei a recarsi nella seconda città della Polonia e antica capitale sul fiume Vistola, è certamente la facilità di raggiungere Cracovia con i numerosi voli diretti low cost in partenza dall’aeroporto di Capodichino. In meno di due ore si può così vivere un’esperienza davvero entusiasmante, anche solo per un weekend fuori città. La città è bellissima in ogni stagione ed è davvero unica, è la città dei re polacchi, dei santi e degli eroi nazionali.

la cupola di oro della cattedraleun ansa del fiume Vistola

La piazza medievale più grande d’Europa

La piazza del mercato, Rynek Glówny in lingua polacca, è la piazza medievale più grande d’Europa, luogo tradizionale di scambi commerciali sin dal Medioevo, qui sorgeva il mercato dei tessuti, il cui edificio ora è stato trasformato per altri usi, come le esposizioni di articoli di artigianato locale. Tanti i piatti tipici da assaporare per strada: per pochi zloty, la moneta locale poiché la Polonia non ha aderito all’euro, si può gustare  una tradizionale zuppa Zurek, preparata facendo cuocere una salsiccia bianca nel brodo vegetale e tanti aromi, oppure  una baguette di pane con formaggio fuso, funghi e quant’altro la fantasia suggerisce. Da non dimenticare il formaggio pecorino affumicato oscypek da assaggiare caldo. Bona Sforza d’Aragona, la seconda moglie del re Sigismondo I, arrivando in Polonia portò con sé non solamente i suoi cuochi di corte,  ma anche tutta una serie di verdure quali: il prezzemolo, il sedano e i porri. Le frittelle di patate servite con lo zucchero e panna si trovano ovunque. La kremowka, nota come il dolce preferito di Papa San Giovanni Paolo II è da provare assolutamente, essendo una specialità della regione. Ad accompagnare queste pietanze un bicchiere di vino caldo brûlé non può mancare, oppure la tradizionale birra.

La statua di San Giovanni Paolo IIil castello e la cattedrale

Il Castello Reale di Wawe e il Mercato dei Tessuti

Tra i monumenti più famosi della città: il Castello Reale di Wawel; il Mercato dei Tessuti; l’Università Jagellonica, l’ateneo più antico della Polonia e la Basilica di Santa Maria. Dalla torre più alta della Basilica di Santa Maria ogni ora un vigile del fuoco suona con la tromba una melodia interrotta, in ricordo del trombettista che fu trafitto da una freccia cercando di salvare i suoi concittadini dall’attacco dei Tatari. A Cracovia ci sono tanti musei e gallerie d’arte, come il Museo Nazionale nel quale si può ammirare il quadro “La dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci, inserito nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Le mostre d’arte contemporanea, sono ospitate nel Museo MOCAK, ubicato negli edifici della ex fabbrica di Schindler, dove sono state girare alcune scene del film  “Schindler’s List” di Spielberg, nel quartiere Zablocie, vicino l’ex ghetto di Podgorze. Non distante si può visitare la mostra interattiva che guida in questo capitolo doloroso della storia quando settantacinquemila ebrei furono uccisi o deportati dai Nazisti.

La statua di San Giovanni Paolo IIla statuta di sala di Santa Kinga

Le miniere di sale di Wieliczka

Le miniere di sale di Wieliczka, a pochi chilometri da Cracovia, sono inserite nella lista del Patrimonio dell’Unesco. Gli itinerari turistici percorrono corridoi sotterranei, grandi caverne e addirittura cappelle scavate direttamente nel sale nel corso dei secoli scorsi, come quella maestosa dedicata a Santa  Kinga, dove ogni scultura, altare e lampadario sono fatti di sale. Le cave di salgemma con tortuose gallerie e stranissime formazioni di sale, sono dotate di spazi adatti allo svolgimento di conferenze ed eventi, fantastici laghi sotterranei, maestose costruzioni di carpenteria e affascinanti sculture in sale. Tre chilometri di corridoi nei tre livelli aperti ai turisti, 800 scalini da percorrere in discesa per giungere a 135 metri di profondità. Fino ad oggi la Miniera di Sale è stata visitata da oltre 43 milioni di turisti di ogni nazionalità. Una visita è consigliabile anche a chi soffre di claustrofobia, tanto ampi sono i corridoi e le sale, una visita che potremmo dire: “ vi lascerà di sale !”