Alla Biblioteca universitaria di Napoli rivive Plinio il Vecchio

Suggestiva la presentazione svoltasi negli ambienti della biblioteca napoletana

 

E’ stato presentato nei suggestivi ambienti della Biblioteca Universitaria di Napoli, il libro di Alessandro Luciano “Gli ultimi giorni del comandante Plinio” edito dalla Marlin, la casa editrice di Sante e Tommaso Avagliano. L’appassionante romanzo storico, come emerso dagli interventi dei relatori e dei lettori, è un vero e proprio capolavoro per gli amanti del genere classico.

Il romanzo ripercorre infatti, idealmente, gli ultimi giorni di Plinio il Vecchio, alla vigilia dell’eruzione del Vesuvio, che avvenne proprio alla fine del mese di ottobre  del 79 d.c..

Accanto all’autore c’erano il Direttore delle Bun, Raffaele De Magistris, insieme ad Alessia Fuscone e Lavinia De Rosa del MIBACT. Le letture sono state a cura di Maria Di Prisco del Gruppo Teatro della Scodella.

Da quanto emerso da questa intensa e colta presentazione, il lavoro di Alessandro Luciano, che è stato concepito proprio in quegli spazi, è originale rispetto a tutte le pubblicazioni precedenti sull’argomento,  prima di tutto perchè è ambientato nei Campi Flegrei, in altre zone del vesuviano e non, come nella maggior parte dei casi, nelle celeberrime Pompei ed Ercolano. La ricostruzione è romanzesca ma accuratissima, e parte da storie, oggetti, episodi e personaggi di quello che fu effettivamente il vissuto di Plinio, a partire dalla sua carriera militare, dal suo essere uno dei più grandi studiosi dell’antichità, autore  di quella “Naturalis Historia” che ha attraversato i secoli.

Tutto prende forma  e si anima. Gli oggetti che circondano Alessandro Luciano nel suo quotidiano, al Museo Archeologico di Napoli, hanno preso  vita nelle sue pagine e sono state ricalate nel loro tempo originario. La grande forza de “Gli ultimi giorni del Comandante Plinio”  è la capacità narrativa di questo autore così profondo, capace di ridescrivere e ricostruire  atmosfere che avvolgono il lettore, con fluidità e sagacia, riportandolo lontano, nel tempo e nei luoghi, quei meravigliosi Campi Flegrei, che hanno ammaliato e ammaliano viaggiatori, studiosi di tutto il mondo, di tutti i tempi.