Gennaro Savio
Sono stati veramente tanti i cittadini che hanno preso parte alla protesta per dire no alla trasformazione del cratere del Funnulillo in una discarica di fanghi per farne un parcheggio. Gennaro Savio, promotore dell’iniziativa: “Ora l’amministrazione comunale di Casamicciola fermi subito questo scempio ambientale di Stato”.
Nonostante il caldo afoso del mese di agosto, l’orario pomeridiano improbo e la location disagevole sulla collina del Bosco della Maddalena, sono stati veramente tanti i cittadini che hanno preso parte alla protesta indetta dal PCIM-L per dire no al nuovo scempio ambientale di Stato progettato a Casamiciola Terme dove si vuole trasformare il cratere vulcanico del Funnulillo in una discarica di fanghi prodotti dall’alluvione del 26 novembre 2022 per farne un parcheggio. E a riguardo della suddetta progettazione, Gennaro Savio, promotore dell’iniziativa, ha pubblicamente chiesto come sia stato eventualmente possibile avere i permessi necessari per consentire la distruzione di questo sito di alto pregio ambientale in un’Isola dove, tra l’altro, lo Stato mentre progetta scempi ambientali, abbatte le innocue case della povera gente abitate da trent’anni.
Tanti sono stati coloro che sono intervenuti al comizio tra cui Vito Iacono consigliere comunale di Forio che ha proposto di intitolare il cratere del Funnulillo alle vittime dell’alluvione, Franco Di Iorio detto Garibaldi penna pungente e opinionista del Quotidiano Il Dispari, la Prof.ssa Carmen De Simone a cui lo Stato vuole abbattere la casa sanata, il geologo Aniello Di Iorio che ha spiegato la straordinaria importanza ambientale, storica e scientifica del cratere Funnulillo, Giuseppe Mazzara ex rappresentante isolano di Lega Ambiente, l’Avv. Mauro Buono che ha ricordato come la nostra Costituzione all’Art. 9 tuteli i siti naturalistici come il Funnulillo da preservare alle future generazioni, Nicola Lamonica dei VAS isola d’Ischia e Gianni Vuoso rappresentante del fronte Unito dell’Ambientalismo che ha criticato il fatto che si giustifica lo scempio ambientale con l’intento di risparmiare i costi del trasporto a Napoli dei fanghi prodotti dall’alluvione e dalla pulizia degli alvei di Casamicciola. E a tal proposito gli organizzatori hanno chiesto giustizia per le 12 vittime di quella tragedia annunciata per cui dopo due anni e mezzo di indagini si è chiesta l’archiviazione.
Dal Funnulillo, poi, i manifestanti si sono recati in corteo presso lo scempio ambientale di Stato per la costruzione della Caserma Forestale dove è stato ricordato il fondatore del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista Domenico Savio fautore della battaglia con cui furono sospesi i lavori e dove tutti i presenti hanno chiesto all’unisono l’immediato ripristino dello stato dei luoghi.