Contribuire al dibattito in corso sulla definizione di una politica industriale comune per l’Unione Europea attraverso lo scambio di idee, pratiche ed esperienze tra il mondo accademico, le istituzioni pubbliche e il mondo dell’industria. È quanto si propone l’incontro di studi “Competitività e innovazione: una nuova politica industriale per l’Europa”, organizzato dal Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università di Napoli L’Orientale, in collaborazione con il Dipartimento scienze umane, sociali e patrimonio culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Dsu), e patrocinato dalla Svimez – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno e Associazione Italiana Scienze Regionali, dall’AISREe – Associazione Italiana di Scienze Regionali e dal CIMET – Centro Universitario Nazionale di Economia applicata. La conferenza, che si terrà il prossimo 23 maggio, a partire dalle 9.00, presso il Palazzo DuMesnil – via Chiatamone 61/62, ospiterà contributi di importanti esponenti delle Istituzioni Internazionali, accademici, policy-makers e rappresentanti del mondo produttivo sui temi della crescita e della coesione, sullo sfondo degli scenari macroeconomici e delle politiche europee e nazionali, con focus sulle politiche industriali europee e sul ruolo del Mezzogiorno nello scenario europeo.
Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Napoli L’Orientale Roberto Tottoli, il direttore del Dipartimento di scienze umane e sociali Paolo Wulzer e il direttore Cnr-Dsu Salvatore Capasso.
A seguire, discussione sulle crescenti sfide che il comparto industriale europeo si è trovato ad affrontare negli ultimi anni, tra cui gli elevati livelli di incertezza e conflittualità, l’uso strategico delle politiche commerciali in chiave protezionistica e le interruzioni alle Global Value Chain. Nei fatti, nonostante il ruolo preponderante nell’economia dell’Unione, nel nuovo contesto economico e geopolitico globale, l’industria europea si ritrova ad affrontare una fase complicata, risultato della congiuntura non favorevole ma, anche, di ataviche problematiche strutturali. Partendo da questi spunti e da quelli forniti dai più recenti documenti di policy, quali il Rapporto Draghi 2024, il Rapporto Letta 2024 e – per il caso italiano – il Libro Verde sulla politica industriale, la giornata si articolerà in tre momenti di discussione consecutivi.
Nel corso della prima sessione del mattino, i lavori si concentreranno su una discussione dei rischi e delle opportunità legati ad un quadro internazionale che si presenta caratterizzato da grandi incertezze, dei fattori di forza e di debolezza del modello produttivo europeo ed italiano; a seguire, nel corso della seconda sessione mattutina, i lavori si focalizzeranno sulla valutazione dell’industria italiana e del Mezzogiorno quale opportunità dopo decenni di mancanza di una chiara strategia di politica industriale; la tavola rotonda pomeridiana sarà incentrata sulle prospettive legate all’adozione di una nuova strategia industriale nazionale.
Competitività e innovazione, conferenza all’Orientale
