Giornata dell’Infermiere, un grazie da tutta l’Italia

Si celebra oggi, martedì 12 maggio, la Giornata internazionale dell’infermiere, nel bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, innovatrice e fondatrice dell’infermieristica moderna. Sarà una festa un po’ sottotono per via della Pandemia da Coronavirus, ma tuttavia non meno degna di importanza.  Il Collegio Ipasvi di Napoli in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sun, con gli studenti infermieri dell’Università Federico II e diverse associazioni di volontariato come Codice Rosa e Cives, ha organizzato a Napoli in Piazza del Gesù la manifestazione Musica e Salute. Diversi gazebo allestiti dalle associazioni di volontariato per l’intera giornata hanno offerto prestazioni sanitarie e infermieristiche gratuite ai cittadini e dimostrazioni riguardanti le manovre di rianimazione cardiopolmonare, di disostruzione delle vie aeree, l’utilizzo del defibrillatore.

E in occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere, il Direttore Generale dell’AOU “Luigi Vanvitelli”, Antonio Giordano, ha scritto una lettera di ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente.

In queste ultime, lunghe, settimane improntate alla lotta contro il Covid-19 che ci vede tutti coinvolti, avverto forte l’esigenza di ringraziare gli Infermieri dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” per l’abnegazione, la professionalità, l’umanità mostrate ogni singolo giorno. Una professione, la Vostra, che consente di stare vicini al paziente, alla sofferenza, riuscendo ad alleviarla. Spesso con un semplice sorriso, messo duramente alla prova, ma mai venuto meno.  Mai. Seppur nascosto da mascherine. E così, grazie alla non comune capacità, silenziosa, di trasmettere amore e comprensione, avete abbracciato e curato con gli sguardi.
In un tempo in cui tutto corre veloce, e tutto pare sia dato per scontato, sento l’obbligo di esprimere la mia personale gratitudine. Sì! di ringraziare quelle donne e quegli uomini chi si occupano della nostra salute, e di quella dei nostri cari, condizione per me e per i miei cari recentemente conosciuta, rendendo tutto meno doloroso e meno preoccupante.

Il Direttore Generale
Antonio Giordano