Un museo per Caruso a 147 anni della nascita

Gennaro Capodanno

Il presidente del Comitato Valori collinari, in occasione del 147esimo anniversario della nascita di Enrico Caruso, rilancia l’appello affinché venga aperto al più presto a Napoli, nella città che gli diede i natali il 25 febbraio 1873, e dove morì il 2 agosto 1921, un museo a lui dedicato, progetto che, dopo essere proposto alla fine degli anni ’90, sembra oramai caduto nel più completo dimenticatoio.           

Allo stato esistono già due musei dedicati al grande tenore, uno nella villa Bellosguardo a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, e un altro a Brooklyn, ma, purtroppo, nessuno a Napoli. Sarà pure un caso il fatto che il grande tenore partenopeo sia sepolto a Napoli, in una cappella privata nel cimitero di Santa Maria del Pianto in via Nuova del Campo, a pochi metri dalla cappella dove è sepolto un altro grande artista, l’indimenticato Antonio De Curtis, in arte Totò, che, a distanza di 122 anni dalla nascita, anniversario caduto il 15 febbraio scorso, attende anch’egli l’apertura a Napoli di un museo a lui dedicato.

L’apertura  nel capoluogo partenopeo di un museo dedicato a Enrico Caruso, anche a seguito  dei  numerosi consensi espressi dai tanti estimatori del tenore lirico, serva a smuovere le acque e che, attraverso l’intervento sia della Regione Campania sia del Comune di Napoli, si possa in tempi rapidi offrire un giusto riconoscimento ad un grande artista, vanto della musica e della cultura napoletana, conosciuto in tutto il mondo,  istituendo finalmente un museo a lui dedicato, che potrebbe trovare un’idonea collocazione, una volta che fosse acquisita al patrimonio pubblico, nella casa natale al civico 7 dell’attuale via Santi Giovanni e Paolo, all’epoca denominata via San Giovanniello.