Trecento donne in passerella per sostenere la ricerca oncologica femminile

Saranno 108 le mise di alta moda in passerella, per finanziare la ricerca oncologica dei tumori femminili. L’iniziativa è stata dell’imprenditrice vomerese Daniela Danesi che nel mese dedicato alla prevenzione oncologica ha scelto di sostenere con una donazione la campagna Airc “Nastro Rosa” in occasione del defilé della collezione autunno/inverno organizzata al Belvedere Carafa.

A portare il saluto del comitato campano dell’associazione è stata la professoressa Lucia Altucci, ricercatrice Airc presso la SUN che ha parlato alle donne dell’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. E così in tante hanno partecipato: gli assessori comunali alle pari opportunità, Daniela Villani, e al Welfare e Sanità, Roberta Gaeta (nella foto con la stilista Daniela Danesi), la presidente dell’Aidda Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda Marta Catuogno con Alessandra Schettino, le manager Olga Muto, Laura Basile, Rosi Famiglietti, Paola Rubino, Mirella Ruggiero, Isabella Caracciolo, Milresa Alborino, Patrizia La Pia, e ancora Carolina Centonze, Stefania Moretti, Antonella Di Trana, Alessandra Panelli Perillo, Lula Carratelli, Federica Riccio. 
In passerella per la stagione fredda “Daniela Danesi Couture” ha proposto completi chic e veloci in cachemire italiano ultraleggero, pratici tubini giromanica abbinati a cappottini o giacche dal taglio impeccabile, punto di forza della sartoria. Le tinte sono delicate, rosa cipria, avorio, beige, fino ai toni del tortora e dei marroni. La lana è merinos extrafine oppure in velour.

Lavorati finemente a coste con frange intrecciate a mano, i poncho sono realizzati nelle tinte prugna, blu ardesia e panna, infilati al collo o al braccio, da indossare su abitini in seta, a righe verticali a contrasto e manica raglan. Collo alto e abbottonatura laterale per i cappottini dai toni accesi in turchese, corallo e rosso. La maglieria è realizzata con ricami artigianali personalizzati, ispirati ad un animale piuttosto che ad un fiore preferito, da indossare con colli e manicotti bicolore, oltre ai classici coordinati, tubino, cardigan e sciarpone, nei toni prugna/corallo, rosso/viola, mattone/arancio oppure nei duecento e passa colori disponibili in atelier. Le polo camicia in tinte pastellate sono in filato di lana, seta e lurex, da indossare su pantaloni gessati tortora e rosa dal taglio maschile, corti, con piega a vista.
In ecodaino nei colori caldi del cognac, verde ottanio, bruciato e prugna, ispirati alla madre terra, ecco le giacche, i pantaloni a zampa e gli ampi trench a ruota perfetti anche sul jeans.
Il velluto è in seta, per un effetto sera, nei colori del nero, rosso e blu notte: abiti scollati sulle spalle che lasciano posto a colli realizzati in lana merinos extrafine, finemente cesellati sui bordi, per un effetto collana.
In velluto liscio stampato gli abiti longuette, giacche e cappottini, questi ultimi anche arricchiti da passamanerie e tessuto patchwork multicolor, nero e rosa, blu e pervinca, prugna e corallo.
Ed è subito gran soirée con la linea“dress code”che risponde all’ultima esigenza in fatto di abiti che vogliono e devono stupire in occasione di party esclusivi.’