Donne, galà di beneficenza per gli sportelli anti-violenza

L’evento di solidarietà promosso dalla Confapid si terrà al Circolo degli Artisti

 

«La violenza sulle donne è un tema scottante e più che mai attuale. Soltanto parlandone e sviscerandone tutte le oscurità possiamo aiutare quante, chiuse nel proprio dolore, non denunciano questo grave reato».

Lo ha detto Luisa Citarella, presidente «Confapid – Imprenditorialità donna», nel corso della presentazione del galà di beneficenza «Noi ci siamo», in programma martedì 22 novembre, alle ore 20, presso il Circolo degli Artisti di piazza Trieste e Trento.

«Abbiamo voluto dedicare a questo delicatissimo argomento un momento di aggregazione – ha specificato – che sia utile anche sotto il profilo operativo: il galà di beneficenza finanzierà infatti le attività degli sportelli anti-violenza dei reparti di pronto soccorso dell’Asl Na1».

Per Anna Sommella (Confapid) è «fondamentale lavorare anche e soprattutto alla prevenzione e all’educazione». «Liberiamo le donne dalla violenza domestica e lavorativa e soprattutto liberiamole dalla condizione di assoggettamento psicologico del quale sono vittime».

«Questa iniziativa è il risultato di sinergie costruite nel tempo, in questo caso con Confapid. Riteniamo infatti che, per contrastare il fenomeno della violenza di genere, sia necessario fare rete con le istituzioni e con le realtà pubbliche e private attive sul territorio – è stato il commento di Antonella Bozzaotra, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania –. Con Confapid e Asl metteremo in piedi un progetto di sostegno agli sportelli di pronto soccorso per individuarne le linee di sviluppo. La violenza contro le donne è un fenomeno diffuso, che spesso non viene riconosciuto, per cui ci sembra fondamentale raggiungere i cittadini in maniera capillare».

Raffaella Papa (presidente del Forum permanante della Resposabilità sociale) ha invece sottolineato l’«importanza di mettere in rete l’impegno dei vari soggetti sul territorio su temi di grande rilevanza sociale. Non bisogna mai smettere di parlare di violenza sulle donne. Bisogna mai abbassare la guardia».

Di Giovanni Russo (coordinatore centri Lilith) l’appello a una «valorizzazione e a una creazione di percorsi condivisi che tengono insieme le diverse sensibilità». «I centri antiviolenza Lilith nascono come progetto di donne per donne, al fine di realizzare sul territorio vesuviano e non un centro di assistenza e supporto alle donne vittime di violenza fisica e psicologica».