Forcella, tornerà al quartiere il teatro Trianon

Trianon aprirà entro il 2016. Verdi. Forcella torna a sperare ma bisogna tenere in vita anche l’Annunziata. Chiesta riunione monotematica della Commissione sanità

“Entro la fine del 2016 il teatro Trianon sarà restituito a Forcella e ai napoletani, ma anche ai tanti turisti che vengono nella nostra città e vogliono assistere a uno spettacolo nel teatro popolare per eccellenza”.

Ad annunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “questa è la notizia più importante emersa nel corso della riunione della Commissione d’inchiesta a cui ho partecipato questa mattina”.

“Abbiamo avuto ampie rassicurazioni sul fatto che i lavori di risistemazione e messa in sicurezza del teatro cominceranno nel corso delle prossime settimane e si concluderanno entro ottobre, quindi, visto che, recentemente, c’è stato anche un primo incontro tra il presidente De Luca e Nino D’Angelo che dovrebbe tornare a dirigere il teatro stesso, è probabile che, entro l’anno, si possa festeggiare la riapertura del Trianon” ha aggiunto Borrelli per il quale “riaprire il Trianon è un’esigenza non solo culturale, ma anche sociale perché quando era aperto s’era creato un circolo vizioso positivo vista la gente che lo frequentava e che toglieva spazi alla delinquenza che, invece, dopo la chiusura ha ripreso il controllo del territorio fino all’omicidio di Maikol, ucciso per errore nella notte di Capodanno”.

“Contemporaneamente con l’impegno per la riapertura del Trianon, bisogna continuare anche la battaglia per mantenere aperti tutti i reparti dell’Annunziata per evitare un ulteriore impoverimento del quartiere” ha concluso Borrelli, che è membro della Commissione sanità, precisando di “aver chiesto al presidente della Commissione, Topo, di convocare una riunione monotematica per affrontare la questione dell’ospedale di Forcella coinvolgendo anche il commissario Polimeni che deve ascoltare le richieste dei residenti e di quanti non vogliono privare Forcella di un presidio sanitario che ha anche una valenza sociale ed economica per il quartiere”.