Più voli, a Napoli l’offerta cresce del 73%

Investire oggi nel turismo conviene. In un momento economico così particolare il comparto del turismo è uno dei traini del Paese. E per fortuna. A fare le protagoniste della scena sono soprattutto le regioni che vantano un affaccio sul mare, ma anche le città d’arte e la bella campagna collinare offrono una buona alternativa. 

I presupposti per una stagione da record ci sono tutti, ora manca solo il potenziamento dei collegamenti. E a tale proposito, se da una parte abbiamo una Sardegna fortemente penalizzata dall’abbandono (o quasi) della compagnia aerea low cost irlandese Ryanair, dall’altra abbiamo chi amplia l’offerta fiutando il buon affare. Così, a Napoli, la compagnia Vueling, intuendo le possibilità di questa nuova stagione, ha incrementato, e non poco, l’offerta. Ci sono nuove rotte verso Amsetrdam, inaugurate il 23 aprile, e che offre ben 4 partenze alla settimana, e Parigi, operativa da settembre.

Si parla di un aumento del 73% in più rispetto all’offerta dello scorso anno. Saranno più frequenti anche i collegamenti con la Spagna: i voli Napoli-Barcellona, che è il principale hub della compagnia iberica, arriveranno a essere addirittura 19 nel mese di agosto. In totale, i posti disponibili sui voli, per chi parte da Napoli, in questa nuova stagione estiva saranno 194,141. Ma non solo, perché saranno attivati anche diversi servizi tra cui Vueling-to-Vueling attivo nell’aeroporto di El Prat e che permette di volare con un unico check-in fatto all’aeroporto di partenza e di poter comodamente ritirare i bagagli all’arrivo a destinazione. 

Il risvolto positivo di questo incremento di voli però sarà soprattutto per il turismo in entrata nel nostro Paese che avrà diverse possibilità quindi. Napoli del resto, sia per le sue bellezze, che per la rinomata ospitalità, l’allegria e l’ottima cucina, non manca ogni anno di attrarre una sua fetta di affezionati, ma quando vengono aperte ulteriori strade, sicuramente, i risultati aumentano di pari passo. 

Un vero peccato che questo stesso ragionamento non sia stato fatto per le altre regioni, in special modo quelle che sono apprezzate soprattutto per le belle spiagge e l’acqua cristallina, come appunto la Sardegna, e che invece dovranno contare solamente su un turismo via mare.