Che il 2016 fosse un anno straordinario per Villa Rufolo si era già capito dalle prime settimane di gennaio. L’impressione viene confermata dai dati relativi al primo quadrimestre che certificano il sorprendente trend di visite che sta proiettando il monumento simbolo di Ravello tra le mete più gettonate del turismo culturale italiano: nei primi quattro mesi dell’anno infatti, sono stati già 48.435 gli ingressi che, rispetto allo stesso periodo del 2015, fanno registrare un incremento del 41,64%. Nel solo mese di marzo le presenze e gli incassi si sono attestati su un roboante +122%! Questi dati, se paragonati con quelli resi noti nei giorni scorsi dallo studio “Il patrimonio artistico e culturale italiano: quali leve per riconquistare un primato internazionale” risultano ancora più straordinari. Lo studio, presentato in occasione di ImpreArte, convegno promosso dai Giovani Imprenditori Confindustria Campania e Ance Campania infatti, pone la Campania, con un incremento del 3%, tra le Regioni dove il comparto del turismo registra tassi di crescita più elevati a fronte del dato nazionale. “I numeri che stiamo registrando a Villa Rufolo vanno oltre ogni nostra più rosea aspettativa soprattutto se pensiamo che fanno riferimento a periodi di bassa e bassissima stagione. – dice soddisfatto il direttore, Secondo Amalfitano – Questi dati sommati alle lusinghiere recensioni, ai risultati dei social e dei media in genere, e all’apprezzamento degli ospiti ripagano l’immensa mole di lavoro realizzata in questi anni dalla gestione della Fondazione Ravello. Siamo sicuri che con il varo di tutta la progettualità prodotta dalla direzione di Villa Rufolo i numeri saranno ancora più strabilianti e, con essi, l’intera Ravello e la Costiera Amalfitana ne trarranno giovamento”.
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