Tangenziale, aumentano il pedaggio e… le proteste

 A Napoli riprendono le proteste di fronte all’ennesimo aumento del pedaggio della Tangenziale di Napoli, che, dal 1° gennaio prossimo, potrebbe passare a un euro tondo, per i veicoli a due assi E’ riprende forte, nell’occasione, anche la richiesta di liberalizzare l’importante arteria urbana, fondamentale q ragione dei gravi problemi legati al caos del traffico cittadino, con conseguenti problemi per l’inquinamento atmosferico. Peraltro la Tangenziale di Napoli è l’unica strada urbana d’Italia dove i cittadini sono costretti, e da lustri oramai – per la precisione da quando fu inaugurata nel lontano luglio del 1972 -, a pagare un esoso balzello, consistentemente lievitato nel corso degli anni. Nelle previsioni iniziali, all’atto del completamento, tale arteria doveva essere demanializzata, consentendone l’utilizzo gratis, con il contestuale passaggio agli Enti pubblici. Invece sono trascorsi quasi 44 anni e l’opera, attraverso continue modifiche e ampliamenti, è rimasta sempre nel possesso di una società privata. Con una media valutata in circa 270mila passaggi giornalieri, considerando gli altri introiti incassati, in base all’ultimo bilancio pubblicato della Tangenziale di Napoli S.p.A., nel 2014 il totale dei ricavi ha sfiorato i 70 milioni di euro all’anno, pagati per gran parte dai napoletani, per lo più lavoratori, che non hanno alcuna alternativa per raggiungere il posto di lavoro, visto che, in molti casi, essa rappresenta l’unica arteria di facile e immediato collegamento.

 Gennaro Capodanno