Vivi nel ricordo, Napoli celebra i suoi padri

Attività culturali e turistiche volte alla valorizzazione del patrimonio culturale

12 ottobre 201613 ottobre 2016 scrivonapoli.it

L’assessorato comunale alla Cultura e al Turismo, in occasione dei giorni dedicati ai defunti, intende promuovere attività culturali e turistiche, volte principalmente alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale della città e ad incentivare nuovi itinerari turistico-culturali, come ad esempio i cimiteri storici e monumentali di Napoli e altri luoghi legati al ricordo di personaggi scomparsi. In tal senso promuove manifestazione Vivi nel ricordo, un corpus di eventi a tema in un periodo compreso dal 29 ottobre al 6 novembre 2016. Il titolo dell’iniziativa è emblematico della natura della manifestazione che si intende realizzare che quest’anno alla sua seconda edizione sarà dedicata allo scrittore Ermanno Rea.

Guide turistiche, imprese, associazioni, enti, consorzi, fondazioni operanti nel settore culturale o turistico, saranno invitate a presentare proposte di visite guidate e visite guidate teatralizzate nei cimiteri storici e monumentali e altri luoghi di Napoli legati al ricordo di personaggi scomparsi da inserire nel programma della manifestazione.

Le visite si potranno svolgere prevalentemente il sabato e la domenica mattina nei due fine settimana del 29-30 ottobre e del 5-6 novembre e il 1 e 2 novembre 2016 sviluppando percorsi nel Cimitero di Santa Maria del Pianto e nel Cimitero Monumentale di Poggioreale e negli altri luoghi della città legati al ricordo di personaggi scomparsi che potranno essere individuati a discrezione dei singoli operatori che invieranno le proposte.

Le proposte dovranno essere autosostenute, senza prevedere alcun onere per il Comune di Napoli. Nulla sarà dovuto a titolo di rimborso spese per le proposte presentate.

Il Comune potrà garantire, esclusivamente, un sostegno sotto forma di promozione degli eventi nell’ambito della più generale campagna di comunicazione della manifestazione, mediante la pubblicazione del calendario sul sito web del Comune di Napoli, sulla pagina Facebook dell’assessorato alla Cultura e al Turismo e tramite mailing e attività di ufficio stampa e promozione sul programma complessivo.

Nestore, la coppa della discordia

Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno)

E’ inaccettabile quanto è appena capitato al Museo archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, e all’intera comunità dell’isola d’Ischia.Oggi, in tarda mattinata, è accaduto un fatto gravissimo: la Coppa di Nestore, gioiello d’arte e archeologia di inestimabile valore, oltre che fiore all’occhiello dell’intero patrimonio del Museo di Pithecusae, ci è stata letteralmente sottratta per 20 giorni (così ci è stato detto verbalmente).
Senza alcun tipo di preavviso, senza una ragione scientifica discussa o ragionata con l’ente locale all’interno di una fisiologica e corretta dialettica amministrativa e istituzionale, senza considerazione alcuna sugli effetti turistici in uno dei periodi (i ponti) in cui il polo museale registra da sempre numeri altissimi di visitatori.

L’Amministrazione di Lacco Ameno, questa Amministrazione, sotto il mio assessorato, per la prima volta dopo diversi anni, ha deciso di investire in maniera continua e ingente sulla cultura e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Per noi è del tutto inaccettabile che senza alcun tipo di confronto con l’Amministrazione e quindi con la Cittadinanza, la Soprintendenza abbia deciso di mandare i suoi tecnici e il servizio di trasporto a prelevare la Coppa per portarla ad una mostra a Baia. Un bene archeologico, come qualsiasi opera d’arte, non può essere trattato come fosse un pacco postale, su decisione estemporanea di un Ministro o di un Sovrintendente!!!
Un comportamento istituzionale arrogante e predatorio che priva, all’inizio della stagione turistica, del gioiello più prestigioso (e noto) del Museo archeologico di Pithecusae.
Un ospite che voglia visitare il Museo, ammirare il suo patrimonio artistico, che ha già prenotato un appuntamento per una visita guidata, lo troverà desolatamente privo del suo reperto più importante. Di quel simbolo della nostra cultura, della nostra storia e dell’identità del territorio che chiunque s’aspetterebbe di trovare negli spazi espositivi di Villa Arbusto.
Una testimonianza di eccezionale valore artistico e turistico riprodotto su migliaia di guide turistiche, dépliant pubblicitari, magazine, siti on line, che questa mattina ci è stato sottratto così, senza preavviso, comunicazione o confronto.
Siamo letteralmente esterrefatti (e indignati) da simili modalità, comportamenti e totale inosservanza di ogni regola di buon senso e fairplay politico/istituzionale.

La comunità di Lacco Ameno e gli isolani non sono gelosi della Coppa di Nestore.
O meglio, lo siamo molto, ma non abbiamo la pretesa di tenere sempre qui con noi la Coppa di Nestore.
Come è avvenuto in passato, con ben altre modalità, siamo stati orgogliosi di condividere esperienze di confronto con altre realtà, con interlocutori rispettosi del buon senso, del nostro lavoro e dei nostri sforzi, con un pubblico di appassionati di una delle evidenze archeologiche del mondo antico più cariche di forza e identità simbolica.

Ma non possiamo accettare quello che è successo oggi: la Coppa portata via, davanti agli occhi dei lavoratori del nostro Museo, da parte della Soprintendenza.
È un affronto politico, culturale, civile per tutta l’isola e chiediamo di indignarvi insieme a noi perché ciò che è accaduto è quanto di più scorretto e oltraggioso potesse accadere.

Non faremo un passo indietro, ridateci la Coppa di Nestore!

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