Vietri sul mare, viaggio attraverso la ceramica

Nel 2019 ricorrerà il ventennale dell’istituzione del Premio internazionale Viaggio attraverso la Ceramica di Vietri sul Mare, assegnato per la prima volta nel 1999 al grande artiere portoghese Manuel Cargaleiro, il massimo innovatore degli azulejos (le precedenti edizioni del Premio erano limitate a un concorso a livello nazionale). Quindi la prossima edizione del Premio, che si svolgerà tra il 2018 e il 2019, necessariamente rappresenterà un momento di celebrazione, ma doverosamente anche di verifica e parziale modifica della manifestazione.
Al momento della presentazione in conferenza stampa nel 2016 di quell’edizione del Viaggio si preannunciò anche il tema dell’edizione successiva, questa del 2018-2019 della quale si sta trattando: la riggiòla, una tipologia ceramica che da sempre caratterizza la storia, l’immagine e l’economia vietrese. Pur confermando questa indicazione “generalista”, per non rischiare un esito “generico”, il tema è stato maggiormente definito e “specializzato”, seguendo due innovative ipotesi di lavoro.
I Lava You. Un’eruzione ceramica
La prima scelta di concorso -a inviti- riguarda il materiale, il supporto da smaltare. Che non sarà l’argilla. Perché Vietri sul Mare non è solo una città della ceramica. È stata e in parte è anche una città delle “arti del fuoco”: basti pensare alla passata attività manifatturiera vetraria e a quella del ferro battuto. E oggi, per entrare in argomento, alla presenza di laboratori che realizzano artefatti in pietra lavica maiolicata. Una materia e una tecnica ornamentale dalla resa prestazionale ed estetica notevoli, davvero tipiche della regione del Vesuvio -mentre sono di fatto scomparse le cave d’argilla locale- e di grande appeal a livello nazionale e internazionale. Inoltre moltissimi artieri locali sono in grado di cimentarsi in questo tipo di prodotto, perché al di là del supporto lapideo, il procedimento decorativo resta ceramico. Infine i manufatti realizzati con questa tecnica hanno nel settore dell’arredamento di esterni, di interni e nell’arredo urbano sempre maggiore successo commerciale, il che resta, anche per una manifestazione culturale come il Viaggio, un obbiettivo fondamentale.

A Vietri torna una crucca
Nell’occasione di questa scelta si sono modificati i criteri di assegnazione del Premio Internazionale, che nel 2019 consisterà nel finanziamento di una “residenza d’artiere”, Si tratta dell’invito a trascorrere in un atelier di Vietri sul Mare due periodi di residenza, che non potranno essere inferiori a un totale di quindici giorni lavorativi. Il primo Premio-residenza è stato assegnato a una raffinata designer e maker europea di artefatti in lava smaltata, Ulrike Weiss, riallacciando quel fil rouge che ha caratterizzato l’iconografia vietrese dal periodo tedesco tra le due guerre del secolo scorso. Ulrike Weiss è autrice di singole riggiòle, di piani tavoli e pannelli in lava smaltata installati in diverse nazioni in progetti d’arredo prestigiosi, Per quanto riguarda gli altri invitati al Premio oltre ad eccellenti artieri vietresi e italiani saranno presenti anche grafici e illustratori. Dirigerà la Giuria per l’assegnazione degli altri premi l’architetto Luisa Bocchietto, Presidente della World Design Organization.

Potlatch. Un’erezione ceramica
Mentre il primo tema concorsuale descritto impone una forte selezione preventiva dei partecipanti, il secondo è stato concepito per garantire la partecipazione di artieri e cittadini vietresi, in una rappresentazione collettiva del saper fare e del patrimonio culturale locale. Sarà un’azione innovativa e inclusiva, aperta a chiunque voglia testimoniare del suo amore per la ceramica vietrese. Si tratta di questo: si chiederà a tutti, professionisti della ceramica o amatori, di donare una riggiòla, di produzione o di collezione. Quanto raccolto diverrà il materiale di base per l’erezione di un “monumento”. Le riggiòle saranno poi tutti rotti, e i loro frammenti ricomposti in un mosaico parietale, secondo la tecnica di posa tradizionale vietrese dello “spezzato”. Il muro vietrese candidato a ospitare questa inedita autorappresentazione ceramica di una comunità è quello a fianco del tunnel del Vettore, l’ascensore, nuova porta d’ingresso o d’uscita dalla città. Un progetto che si traduce in un rito, in un “sacrificio ceramico”, connesso al Sacro e da realizzarsi nel giorno della festa di Sant’Antuono del 17 gennaio. Secondo Enzo Biffi Gentili questa performance si basa su fondamentali scritti antropologici, filosofici, sociologici, artistici e letterari novecenteschi (di Marcel Mauss e Georges Bataille, di situazionisti e letteristi…) e su riflessioni politicamente attualissime sui rapporti sociali, sul dono, il superfluo, il rifiuto dell’utile a ogni costo). Sarà anche un esempio di arte pubblica e relazionale.

Il coinvolgimento della Costiera amalfitana
Tornando, concludendo, alla celebrazione del Ventennale del Premio Internazionale Viaggio attraverso la Ceramica, e quindi alla necessità di una mostra e di un catalogo che ripercorrano criticamente la sua storia, va affermato che si tratta di un patrimonio di artefatti di livello mondiale la cui tutela e valorizzazione deve riguardare, oltre Vietri sul Mare, tutta la Costiera Amalfitana e la Regione Campania. Quindi andranno coinvolte altre Amministrazioni locali, a partire da Ravello, che è in procinto di trovare definitiva collocazione alla straordinaria collezione della Fondazione Manuel Cargaleiro, dalla cui premiazione nel 1999 tutto è decollato.

Il concorso fa parte del progetto Vietri Cultura che gode del finanziamento Poc 2014-2020 linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”.