Viaggio nella storia con i vagoni del Reggia Express

Sarà la prima delle nuove otto corse programmate sull’itinerario Napoli-Caserta

Appuntamento domenica 12 febbraio, nella stazione di Napoli Centrale, con il Reggia Express, il treno storico della Fondazione FS che, dopo il grande successo registrato all’esordio, ripropone il suggestivo viaggio su vagoni d’epoca per condurre i partecipanti alla Reggia vanvitelliana. Sarà, quella di domenica prossima, la prima delle nuove otto corse, programmate nel 2017 sull’itinerario Napoli – Caserta, che consentirà ai passeggeri non solo di vivere  l’emozione di un viaggio d’altri tempi, ma di poter visitare uno degli edifici più affascinanti del mondo.

L’iniziativa, realizzata anche grazie al contributo della Regione Campania, si ripeterà nel corso dell’anno con cadenza mensile, con la sola esclusione dei mesi di luglio, agosto e dicembre. Come già per il  Pietrarsa Express, l’altro convoglio storico che in oltre un anno di attività ha trasportato tremila visitatori  al Museo Ferroviario, anche per questo itinerario  la Fondazione FS prevede un alto numero di adesioni. I biglietti, che includono visita alla Reggia con ingresso prioritario, sono acquistabili su tutti i canali di vendita Trenitalia.

La Campania, dunque, si appresta a diventare la regione più gettonata sotto il profilo del turismo ferroviario, formula che trova un crescente apprezzamento nel nostro Paese dopo essersi affermata in Inghilterra, dove è nata. Il Reggia Express, trainato dalla locomotiva elettrica E626.428, è formato da carrozze tipo “Centoporte” , così chiamate per la presenza di una porta di accesso in corrispondenza di ogni scompartimento, e da vetture “Corbellini” che prendono il nome dal suo ideatore.

Le carrozze del tipo “Centoporte”, progettate nel 1928 e costruite a partire dal 1931 e fino al 1951 (con una pausa fra il 1940 e il 1947), furono le prime vetture italiane realizzate in cassa metallica, anziché in legno.La Carrozza Corbellini, costruita tra tra il 1948 e il 1963, fu utilizzata fino agli anni ottanta. Il nome deriva da quello del ministro dei Trasporti nel periodo della ricostruzione post-bellica , Guido Corbellini che le progettò e ne ordinò la costruzione.