Sarri: “Ottimo approccio alla gara, soddisfatto della prestazione e della mentalità”

La risposta che volevamo dalla squadra l’abbiamo avuta. Sono soddisfatto della prestazione e dell’atteggiamento dei ragazzi”. Maurizio Sarri plaude al suo Napoli che ha superato il Benevento con una partita davvero scintillante.

“Le scorie dello Shakhtar potevano esserci, ma chi conosce questo gruppo sa benissimo che ha sempre dimostrato carattere ed è sempre ripartito dopo una difficoltà. In Ucraina potevamo pareggiare, però non cambia la sostanza perchè io voglio che la squadra comandi sempre la partita e lì non l’abbiamo fatto. Ma ci può stare a certi livelli”.

“Sorrido quando sento che gli avversari avrebbero capito il nostro gioco, perchè sono anni che conoscono il gioco del Barcellona ma non lo fermano mai. Piuttosto la differenza è la mentalità e l’intensità. Oggi abbiamo avuto un approccio subito forte ed i risultati si sono visti”.

“In questi anni il gruppo è cresciuto anche come consapevolezza, ma ci vuole sempre attenzione e atteggiamento propositivo. Dobbiamo imporre la nostra manovra perchè quella è la strada per fare bene. Con la stessa mentalità dovremo andare mercoledì a Roma contro la Lazio. E poi gara dopo gara fino alla fine”.

“Veniamo da nove vittorie consecutive in campionato ed abbiamo vinto entrambe le sfide del preliminare. Certe critiche non le comprendo. Con lo Shakhtar abbiamo mancato nella riconquista immediata della palla, quando invece deve essere il possesso la nostra forza.  Preferisco che le squadre vengano a prenderci alte perchè poi se superiamo il pressing in campo si aprono molti spazi per i nostri attaccanti”.

Su Hamsik: “Per me è un fuoriclasse e io lo faccio giocare in qualsiasi momento, perchè se va in campo poi alla lunga ti ripaga. Anche quando non è brillante Marek da uno a dieci riesce a darti nove. Per questo va tutelato e gli va data massima fiducia sempre”.

Sulla tripletta di Mertens: “Dries è una “belva” che si sfama con i gol. Sta benissimo e lo dimostra anche con la prestazione. Contro lo Shakhtar lo avevo preservato per farlo entrare poi dopo l’ora di gioco perchè lui è un calciatore che ti cambia la partita anche quando entra. Lo feci anche l’anno scorso contro il Benfica”.