Napoli in …positivo. Una tesi di laurea per parlare bene della propria città

Brunella Mastropaolo con il fratello Francesco fondatrice del sito “Napoli da vivere”

13 dicembre 201615 dicembre 2016 scrivonapoli.it

Laurearsi in Economia aziendale discutendo nella tesi di come si possa parlare in positivo di Napoli e come questo parlare positivo possa poi essere alla base della nascita e del successo di una start up. E’ il contenuto della tesi di laurea magistrale discussa al Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni dell’Università Federico II – relatore il prof. Marco Maffei – da Brunella Mastropaolo, una giovane che, insieme al fratello Francesco, ha investito sul proprio futuro come cofondatrice del sito “Napoli da vivere”, primo blog a Napoli che racconta il meglio della città sin dal 2009.

Ne “Il processo di creazione di una startup dalla Lean Strategy al Business plan. Case study: Napoli da vivere”, Brunella Mastropaolo esamina, con spirito professionale, l’”avventura” imprenditoriale avviata assieme al fratello in un momento critico per la città, quando le strade erano invase dai rifiuti e su tutti i media era riflessa l’immagine di una Napoli completamente negativa e degradata. Tale visione, assolutamente non coerente con le potenzialità di Napoli, accompagnata dall’avvento e dalla diffusione a macchia d’olio di Facebook ha fatto nascere nei due giovani l’idea della creazione di una piattaforma web connessa ai social media con la pagina Facebook “Napoli da vivere”.

Oggi Napoli da Vivere è presente su molteplici social network raggiungendo più di 600.000 persone tra Facebook, Twitter, Instagram, Google +, Telegram e Snapchat. Ogni mese, in media, il sito riceve più di 700.000 visualizzazioni e vuole “informare e segnalare i migliori eventi, i locali e le migliori cose da fare all’ombra del Vesuvio. La particolarità che lo contraddistingue da un qualsiasi altro blog o testata giornalistica che sia, è che non sono in alcun modo trattati avvenimenti di cronaca, politica, sport o reportage di eventi già conclusi. L’obiettivo è quello offrire agli utenti una panoramica ampia ed eterogenea sulle attività programmate ed organizzate nell’area partenopea. Attualmente Napoli da Vivere è un blog, con marchio registrato e il suo payoff è “Raccontiamo il meglio di Napoli”.

L’obiettivo della trattazione è stato duplice: l’analisi della strategia lean seguita da Napoli da Vivere dalla sua creazione ad oggi e la creazione di un Business Plan che potesse supportare lo sviluppo di Napoli da Vivere in termini più concreti ed imprenditoriali.

Nestore, la coppa della discordia

Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno)

E’ inaccettabile quanto è appena capitato al Museo archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, e all’intera comunità dell’isola d’Ischia.Oggi, in tarda mattinata, è accaduto un fatto gravissimo: la Coppa di Nestore, gioiello d’arte e archeologia di inestimabile valore, oltre che fiore all’occhiello dell’intero patrimonio del Museo di Pithecusae, ci è stata letteralmente sottratta per 20 giorni (così ci è stato detto verbalmente).
Senza alcun tipo di preavviso, senza una ragione scientifica discussa o ragionata con l’ente locale all’interno di una fisiologica e corretta dialettica amministrativa e istituzionale, senza considerazione alcuna sugli effetti turistici in uno dei periodi (i ponti) in cui il polo museale registra da sempre numeri altissimi di visitatori.

L’Amministrazione di Lacco Ameno, questa Amministrazione, sotto il mio assessorato, per la prima volta dopo diversi anni, ha deciso di investire in maniera continua e ingente sulla cultura e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Per noi è del tutto inaccettabile che senza alcun tipo di confronto con l’Amministrazione e quindi con la Cittadinanza, la Soprintendenza abbia deciso di mandare i suoi tecnici e il servizio di trasporto a prelevare la Coppa per portarla ad una mostra a Baia. Un bene archeologico, come qualsiasi opera d’arte, non può essere trattato come fosse un pacco postale, su decisione estemporanea di un Ministro o di un Sovrintendente!!!
Un comportamento istituzionale arrogante e predatorio che priva, all’inizio della stagione turistica, del gioiello più prestigioso (e noto) del Museo archeologico di Pithecusae.
Un ospite che voglia visitare il Museo, ammirare il suo patrimonio artistico, che ha già prenotato un appuntamento per una visita guidata, lo troverà desolatamente privo del suo reperto più importante. Di quel simbolo della nostra cultura, della nostra storia e dell’identità del territorio che chiunque s’aspetterebbe di trovare negli spazi espositivi di Villa Arbusto.
Una testimonianza di eccezionale valore artistico e turistico riprodotto su migliaia di guide turistiche, dépliant pubblicitari, magazine, siti on line, che questa mattina ci è stato sottratto così, senza preavviso, comunicazione o confronto.
Siamo letteralmente esterrefatti (e indignati) da simili modalità, comportamenti e totale inosservanza di ogni regola di buon senso e fairplay politico/istituzionale.

La comunità di Lacco Ameno e gli isolani non sono gelosi della Coppa di Nestore.
O meglio, lo siamo molto, ma non abbiamo la pretesa di tenere sempre qui con noi la Coppa di Nestore.
Come è avvenuto in passato, con ben altre modalità, siamo stati orgogliosi di condividere esperienze di confronto con altre realtà, con interlocutori rispettosi del buon senso, del nostro lavoro e dei nostri sforzi, con un pubblico di appassionati di una delle evidenze archeologiche del mondo antico più cariche di forza e identità simbolica.

Ma non possiamo accettare quello che è successo oggi: la Coppa portata via, davanti agli occhi dei lavoratori del nostro Museo, da parte della Soprintendenza.
È un affronto politico, culturale, civile per tutta l’isola e chiediamo di indignarvi insieme a noi perché ciò che è accaduto è quanto di più scorretto e oltraggioso potesse accadere.

Non faremo un passo indietro, ridateci la Coppa di Nestore!

Altro in categoria