Mobilità e interscambio, il futuro della dirigenza pubblica

Nella Sala Tiempo del Centro Direzionale, si svolgerà un interessante seminario

C’è fibrillazione, o quanto meno particolare attenzione nel mondo dei dirigenti pubblici. La legge dell’agosto 2015. Meglio conosciuta come legge Madia sulla riforma della pubblica amministrazione ha delegato il governo la riforma della dirigenza pubblica, che allo stato è in discussione al Senato. Le novità sono numerose, tutte convergenti verso l’ottenimento di un risultato di base: favorire la mobilità e l’interscambio dei dirigenti e costituire una figura di dirigente pubblico che agisca fuori dagli steccati della singola amministrazione, divenendo un vero e proprio dirigente della Repubblica, in grado di evitare le prevaricazioni politiche sempre presenti nelle procedure di conferimento degli incarichi.

Sulla base di queste presupposti, domani alle 9,30 alla Sala Tiempo Centro Direzionale, isola E5, si svolgerà un interessante seminario su “Riforma Madia e il futuro della dirigenza pubblica”. Introducono Sonia Palmieri, assessore della Regione Campania e Giovanna Donadio, segretario Direr Campania. Previsti interventi di Silvana De Paolis, Luigi Olivieri, Francesco Capalbo, Alfredo Ferrante e Vittorio Manduca. Modera Marco Esposito.

Dagli interventi e dal dibattito che ne seguirà si cercherà di capire se, con la creazione di un “mercato della dirigenza” si vada effettivamente nella direzione di garantire lo svincolo dalla politica, oppure, come molti sembrano credere, la riforma tradisca lo spirito della Costituzione, ponendosi un obiettivo esattamente opposto, creando una dirigenza pubblica asservita alla politica con gravi ripercussioni sulla imparzialità e la correttezza dell’azione amministrativa.