L’alta sartoria della Campania come la Ferrari della moda

Cna porta oltre venti pmi campane a vendere i loro prodotti a Ningbo (Cina)

“La classe media cinese cerca prodotti meno brandizzati, più artigianali e di maggiore qualità. Per questo il Da Vinci Village offre alle pmi sartoriali della Campania spazi e servizi per poter penetrare nel mercato cinese”. Così Yanting Huang, presidente del Fashion Dream Incubator di Shaoxing Keqiao ha presentato oggi agli imprenditori campani il progetto realizzato insieme alla Cna Campania Nord che porterà a breve oltre venti marchi a vendere in Cina i loro prodotti artigianali. L’occasione è stato il convegno “Sino-Italian Handcraft and Tailor City” che si è svolto oggi a Napoli con la presenza delle imprese che hanno portato al Circolo Ufficiali una selezione dei prodotti che porteranno in Cina. Scarpe, coralli, abbigliamento da uomo, guanti, tutto il meglio della tradizione della sartoria campana percorrerà in senso inverso la “Via della seta”. “Le Pmi – aggiunge Yanting Huang – fanno tanta fatica sul mercato internazionale soprattutto su un mercato così lontano come la Cina, che deve diventare però un obiettivo di studio, attenzione e sbocco perché i numeri sono lì, ci sono un miliardo e mezzo di consumatori di cui una percentuale molto alta cerca prodotti di qualità. In Campania c’è la sartoria con i marchi famosi, già molto conosciuti in Cina, dove paragonano l’alta sartoria napoletana alle Ferrari. Ma in Campania c’è anche un’ampia fascia di aziende che fanno prodotti di qualità alta a prezzi più accessibili e a loro diamo l’opportunità di vendere in Cina”.

Ad accompagnare i piccoli marchi campani in Cina c’è la Cna, perché: “servono politiche di filiera – spiega Giuseppe Oliviero, presidente di Cna Campania Nord – e per questo abbiamo aperto un rapporto forte con la Cina dallo scorso ottobre. Abbiamo avuto buone risposte dalle pmi e ora partiamo con Napoli che la prima di un progetto Cna che allargherà a tutto il territorio italiano”. Il primo “trunk show”, l’evento con la presentazione dei prodotti ai venditori in Cina si svolgerà a fine giugno. Quindi il progetto è nella fase operativa. “Porteremo a Ningbo, uno dei più importanti porti della Cina in una città da 11 milioni di abitanti, intere filiere del tessile campano. Gli imprenditori porteranno il campionario in modo che ogni pmi con un piccolo investimento può trovare la propria strada in un mercato enorme”.

Il prossimo step ci sarà il 22 maggio a Roma con la visita di Gao Haomeng, segretario politico del Distretto di Ningbo Fenghua, per la firma nella sede nazionale di Cna del protocollo sulla “Sino Italia Handcraft and Tailor City”, una vera e propria Little Italy del fashion che sorgerà a Ningbo.