La scultura di Colagrossi dove la profondità dell’arte si può respirare

Alla Pinacoteca d’Arte Moderna “Espressioni Artistiche del Terzo Millennio”

l'autore Ignazio Colagrossi con il Prof. Rosario Pinto

13 giugno 201613 giugno 2016 scrivonapoli.it

Ha avuto inizio nella Pinacoteca d’Arte Moderna “Le Porte”, via Chiatamone, l’esposizione “Espressioni Artistiche del Terzo Millennio” dove è in mostra l’opera scultorea di Ignazio Colagrossi “Volto di Cristo”. L’evento, curato dall’associazione Napoli Nostra, ha avuto la presentazione del professor Rosario Pinto. L mostra terminerà il 20 giugno 2016.

Lusinghieri apprezzamenti per l’opera in esposizione, sono stati rivolti verso l’autore intrattenutosi con i presenti, scambi di emozioni e riflessioni sull’Arte Contemporanea, hanno regnato per tutto il tempo. Se pur di piccola dimensione la Pinacoteca d’Arte Moderna “Le Porte”, ad un passo sullo splendido lungomare di Via Caracciolo, è ricca di fascino particolare partenopeo, dove si respira l’Arte e la sua profondità. Numerose le altre location che hanno accolto le opere di Colagrossi, tra le più prestigiose, le personali di pittura e letteratura nella Biblioteca Comunale “F. Iannella” di Sabaudia, al Museo Manzù di Ardea, al Museo Emilio Greco di Sabaudia, alla Galleria Sallustiana di Roma, le collettive al Teatro Greco di Roma, La Galleria Arte Maggiore di Roma, alla Galleria Agostiniana, ai Dioscuri del Quirinale, in via Margutta, La Galleria Il Leone di Roma con TeleThon in due sedi della B.N.L. ed ancora le mostre Internazionali all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, e a Le Carrousel du Louvre di Parigi.

Fra i numerosi premi ricevuti spiccano il premio Ostia 1996 per la poesia, il premio della Piaggio 1998 Pontedera per la poesia, mentre per la scultura, i prestigiosi premi Carlo Riccardi nella 2° Edizione 2015, il Premio Antonio de Curtis “Totò” 18° edizione 2015, il Riconoscimento come “Ambasciatore dell’Arte nel Mediterraneo 2016.

Le sue sculture inoltre sono inserite in vari Cataloghi d’Arte e riviste del settore, fra di essi i più prestigiosi: il 51° CAM Giorgio Mondadori 2016, L’elite News 2016, nel 19°volume della collana “il Volto dei Volti – Cristo”, 19 tomi che racchiudono una straordinaria indagine scientifica sul “Volto di Cristo” voluta dal Cardinale Fiorenzo Angelini, condotta da studiosi, cultori di storia, teologia, medicina, arte e sindologia e curata dall’Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, ed in altri cataloghi e riviste d’Arte.

Nestore, la coppa della discordia

Giacomo Pascale (sindaco di Lacco Ameno)

E’ inaccettabile quanto è appena capitato al Museo archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, e all’intera comunità dell’isola d’Ischia.Oggi, in tarda mattinata, è accaduto un fatto gravissimo: la Coppa di Nestore, gioiello d’arte e archeologia di inestimabile valore, oltre che fiore all’occhiello dell’intero patrimonio del Museo di Pithecusae, ci è stata letteralmente sottratta per 20 giorni (così ci è stato detto verbalmente).
Senza alcun tipo di preavviso, senza una ragione scientifica discussa o ragionata con l’ente locale all’interno di una fisiologica e corretta dialettica amministrativa e istituzionale, senza considerazione alcuna sugli effetti turistici in uno dei periodi (i ponti) in cui il polo museale registra da sempre numeri altissimi di visitatori.

L’Amministrazione di Lacco Ameno, questa Amministrazione, sotto il mio assessorato, per la prima volta dopo diversi anni, ha deciso di investire in maniera continua e ingente sulla cultura e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Per noi è del tutto inaccettabile che senza alcun tipo di confronto con l’Amministrazione e quindi con la Cittadinanza, la Soprintendenza abbia deciso di mandare i suoi tecnici e il servizio di trasporto a prelevare la Coppa per portarla ad una mostra a Baia. Un bene archeologico, come qualsiasi opera d’arte, non può essere trattato come fosse un pacco postale, su decisione estemporanea di un Ministro o di un Sovrintendente!!!
Un comportamento istituzionale arrogante e predatorio che priva, all’inizio della stagione turistica, del gioiello più prestigioso (e noto) del Museo archeologico di Pithecusae.
Un ospite che voglia visitare il Museo, ammirare il suo patrimonio artistico, che ha già prenotato un appuntamento per una visita guidata, lo troverà desolatamente privo del suo reperto più importante. Di quel simbolo della nostra cultura, della nostra storia e dell’identità del territorio che chiunque s’aspetterebbe di trovare negli spazi espositivi di Villa Arbusto.
Una testimonianza di eccezionale valore artistico e turistico riprodotto su migliaia di guide turistiche, dépliant pubblicitari, magazine, siti on line, che questa mattina ci è stato sottratto così, senza preavviso, comunicazione o confronto.
Siamo letteralmente esterrefatti (e indignati) da simili modalità, comportamenti e totale inosservanza di ogni regola di buon senso e fairplay politico/istituzionale.

La comunità di Lacco Ameno e gli isolani non sono gelosi della Coppa di Nestore.
O meglio, lo siamo molto, ma non abbiamo la pretesa di tenere sempre qui con noi la Coppa di Nestore.
Come è avvenuto in passato, con ben altre modalità, siamo stati orgogliosi di condividere esperienze di confronto con altre realtà, con interlocutori rispettosi del buon senso, del nostro lavoro e dei nostri sforzi, con un pubblico di appassionati di una delle evidenze archeologiche del mondo antico più cariche di forza e identità simbolica.

Ma non possiamo accettare quello che è successo oggi: la Coppa portata via, davanti agli occhi dei lavoratori del nostro Museo, da parte della Soprintendenza.
È un affronto politico, culturale, civile per tutta l’isola e chiediamo di indignarvi insieme a noi perché ciò che è accaduto è quanto di più scorretto e oltraggioso potesse accadere.

Non faremo un passo indietro, ridateci la Coppa di Nestore!

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