Il “Festival dell’Oriente”, Napoli incontra un mondo lontano

di Eleonora Belfiore

Anche quest’anno, il “Festival dell’Oriente” ha fatto tappa a Napoli presso la Mostra d’Oltremare, ed ha riscosso grande successo. La kermesse nel corso degli anni ha conquistato sempre di più il pubblico italiano ed ha come principale scopo quello di far conoscere e diffondere la cultura orientale nelle sue molteplici sfumature. Rappresenta sicuramente un’ottima occasione per esplorare un mondo lontano, ricco di cultura, fascino e magia.
Sin dalla seconda metà dell’ Ottocento, abbandonati stereotipi e miti, l’Oriente ha occupato un posto speciale nell’esperienza europea, tanto da aprire la strada ad un vero e proprio genere di studi.
Tutto inizia nel 1867, quando il Giappone invia migliaia di oggetti a Parigi, in occasione dell’Esposizione universale (simile alle fiere di oggi).Un’intera fattoria giapponese è fedelmente ricostruita. Fra gli oggetti esposti nel padiglione giapponese vi sono anche 100 stampe. Il Giapponismo diventa così un fenomeno culturale ed artistico che investe l’Europa ed influenza in maniera determinante alcuni impressionisti e post-impressionisti tra cui Edouard Manet, Edgar Degas, Claude Monet  e Vincent Van Gogh.
Da allora l’attenzione nei confronti del Giappone e dell’Oriente è cresciuta sempre di più, come manifesta anche questo Festival.
Di grande interesse i numerosi bazar dove il pubblico ha potuto ammirare ed acquistare manufatti caratteristici  provenienti dalle misteriose terre d’Oriente: parliamo di gioielli, borse, incensi, profumi, spezie, prodotti bio e persino le  incantevoli “kokeshi”, le bambole giapponesi dalle linee stilizzate ed utilizzate come elementi ornamentali. Vengono inoltre ritenute di buon auspicio contro la cattiva sorte. Bisogna celare all’interno di ogni bambola un messaggio privato di buon auspicio, parole che daranno anima alla kokeshi che si impegnerà, in questo modo, a far sì che quell’augurio nascosto sia per sempre valido per la persona cara a cui si sta regalando.
Durante la kermesse è stato inoltre possibile assistere a moltissime cerimonie tipiche: dalla vestizione del Kimono alla cerimonia del tè, tanto per citarne un paio. Particolare interesse ha suscitato il padiglione dedicato al Giappone. La manifestazione si conferma come uno degli eventi più interessanti ed eclettici degli ultimi anni, adatta a grandi e piccini.