Campania, la sfida della Regione alla dispersione scolastica

"Scuola viva", 500 istituti al servizio del territorio con l'apertura pomeridiana

 

Un’altra promessa mantenuta: 25milioni di euro per cambiare passo. Circa 500 scuole della Campania potranno aprire nelle ore pomeridiane per offrire iniziative culturali, sociali, artistiche e sportive ai ragazzi e alle famiglie, in particolare nelle realtà più difficili. Sarà presentata mercoledì 19 ottobre a Città della Scienza la graduatoria dei progetti scolastici ammessi al finanziamento. Grandi numeri per un’operazione fortemente voluta dal governatore Vincenzo De Luca e messa in atto dall’assessore all’Istruzione Lucia Fortini. 

Oltre 400mila gli studenti coinvolti nei circa 3.000 moduli didattico-formativi, ovvero: 115.000 ore didattiche straordinarie per circa 37.000 aperture settimanali rivolte alla platea scolastica e al territorio che coinvolgeranno anche 3.000 associazioni, strutture formative, professionisti, esperti ed enti preposti. Uno sforzo enorme che per avere il maggior impatto possibile è stato immaginato distribuito su tre anni e prevede attività in circa 500 istituti scolastici distribuiti in tutte le cinque provincie della Campania. Si tratterà di iniziative – tutte libere, gratuite e aperte al territorio – rivolte principalmente agli studenti iscritti, agli studenti degli altri Istituti del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, ma con il coinvolgimento di tutta la popolazione.

Con il progetto ‘Scuola viva’ si volta pagina – spiega De Luca – e si realizza un intervento concreto per i giovani e le famiglie della Campania offrendo al tempo stesso l’opportunità di far emergere le potenzialità inespresse dell’universo scolastico campano e di contribuire a combattere sul suo terreno la dispersione scolastica. La metà delle scuole della nostra regione – aggiunge il governatore – potranno ampliare notevolmente l’offerta scolastica e aprirsi al territorio con attività pomeridiane selezionate, di natura didattica, culturale e sociale a vantaggio dell’intera comunità”.

Soddisfazione esprime anche l’assessore Lucia Fortini. “La Regione ha preso un impegno gravoso ed è riuscita a mantenerlo. Avevamo fatto una promessa a dir poco impegnativa e l’abbiamo mantenuta: avviare tutte le procedure e poi valutare in tempo utile le oltre 800 domande presentate non era affatto scontato ma oggi siamo qui con la graduatoria che consegna un budget per ogni istituto di 55mila euro (dalle risorse del POR Campania FSE 2014-2020). Una buona notizia per chi lavora nella scuola come per i ragazzi e le loro famiglie. La selezione dei progetti – continua l’assessore – ha tenuto conto non solo della loro qualità ma anche del grado di dispersione scolastica dei diversi territori. L’apertura pomeridiana si pone, infatti, come misura di forte contrasto all’abbandono scolastico e al dilagare della criminalità giovanile grazie all’ampliamento e alla diversificazione delle attività educative e culturali nei quartieri e nelle frazioni della nostra regione. E al contempo rappresenta un’opportunità per le scuole campane d’innalzamento dell’offerta e delle competenze. Un primo, significativo passo – conclude Fortini – per fare in modo che la scuola campana diventi finalmente una scuola di eccellenza, capace di coniugare cultura, partecipazione e coesione sociale”. 

Tra le varie tipologie d’intervento ammesse al finanziamento ci sono diversi tipi di laboratori: da quelli per l’approfondimento delle competenze a quelli tecnico-professionali che prevedono ilcoinvolgimento di artigiani e imprese, fondazioni e associazioni di categoria: ed ancora: laboratori tematici su arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, cittadinanza attiva, multiculturalità, educazione alla pace e alla legalità; oltre alle attività culturali e ricreative dentro e fuori la scuola (teatrali, musicali, sportive); i percorsi di consulenza psicologica; e le iniziative per il coinvolgimento diretto e attivo dei genitori nella vita scolastica.