Buonalbergo, salviamo il ponte delle Chianche!

L'antica struttura danneggiata dall’alluvione del 2015 fu costruita dai Romani

Si chiude la Convention sull’Ingegneria Naturalistica in corso di svolgimento nel piccolo borgo del Sannio 

di Marco Martone

Una serie di interventi di restauro archeo-naturalistico a tutela del paesaggio culturale del Sannio ed in particolare del Fortore. È’ uno dei temi discussi durante la Convention Nazionale AIPIN in corso a Buonalbergo e che si concluderà domani. Proprio nel comune del beneventano è in grave pericolo il  ponte romano, già danneggiato dall’alluvione del 2015.

Per portare a compimento le opere di ingegneria naturalistica, in grado di incidere sul paesaggio culturale del territorio e tutelarlo, la Regione Campania ha stanziato ben 91 milioni di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico con una premialità per gli interventi di ingegneria naturalistica. Siamo dinanzi ad un cambio di passo epocale e mai avuto prima con un’attenzione senza precedenti. Il Sannio necessita di migliaia di interventi sul territorio per la messa in sicurezza. Oltre al Ponte delle Chianche, costruito dai Romani stiamo lavorando anche già in un’area dove c’è un casolare risalente al 1500. Ecco che con tali opere di ingegneria, non solo si possono mitigare i rischi per le vite umane, ma si possono anche salvare i siti archeologici ed il tutto senza impatto ambientale.

Il grido di allarme arriva in particolare da Michelantonio Panarese, primo cittadino di Buonalbergo. “Rischiamo di perdere testimonianze davvero importanti. Il ponte delle Chianche – ha detto Panarese – è duramente danneggiato, fu costruito dai Romani sulla via Traiana, era a 6 archi ed oggi ne sono rimasti tre. Stiamo lavorando in modo tale da evitare il crollo completo”. La Convention, che si chiuderà domani, vede insieme agronomi, ingegneri, geologi, architetti che si stanno confrontando per mettere in campo una grande opera di messa in sicurezza del territorio.