Trapanese, sempre più vicino alle persone

“La regione Campania deve ripartire dal Welfare, deve riconoscere e ascoltare le persone ed i loro bisogni e, soprattutto, deve preoccuparsi di dare risposte concrete: alle famiglie che hanno bambini che vivono la disabilità, alle famiglie che affrontano un disagio sociale, agli anziani, che sono la nostra memoria, ai ragazzi, spesso intrappolati nelle loro paure, e che invece sono il nostro futuro. Non c’è dubbio che il welfare, se strutturato bene, può migliorare la qualità della vita di ognuno di noi”.

Con queste parole, l’assessore Luca Trapanese, capolista per i pentastellati alle prossime elezioni regionali ha dato così il via alla campagna elettorale.

Primo appuntamento, per un confronto aperto con tutti i cittadini sarà sabato 1 novembre, ingresso libero dalle 17 alle 20, al Villino Manina, la dimora storica nel cuore del Vomero scelta da Trapanese per inaugurare il primo di una serie di incontri con la cittadinanza.

“Questo per me è un  luogo del cuore, dove ho festeggiato i miei 40 anni, il battesimo di mia figlia Alba ed il suo primo compleanno”.

Con la figlia Alba, Trapanese è legato da un amore infinito che ha davvero varcato tutti i confini: nel 2017 ha prima preso in affido e poi adottato una neonata affetta dalla sindrome di down, e lo ha fatto da single. Grazie a lui la legge sulle adozioni è stata modificata ed oggi lui ed Alba sono una famiglia, felice.

“ Avere un figlio disabile – Spiega Trapanese – significa pensare a tutto e pensare anche a quando tu non ci sarai più”.

Ma Trapanese è accanto ai ragazzi con disabilità, da sempre.

Già Presidente dell’Associazione A ruota libera, che da circa vent’anni si occupa di disabilità, ha fondato in Campania, la Casa di Matteo, la prima casa per bambini malati o terminali in stato di affido, per i quali l’adozione restava un miraggio davvero troppo lontano.

E, per inaugurare questa sua nuova avventura politica ha scelto invece l’associazione “Si Può dare di più” che si occupa di formazione, inserimento lavorativo e vita autonoma dei ragazzi disabili, ragazzi che stanno preparando, con grande entusiasmo, l’aperitivo di benvenuto per gli ospiti di sabato pomeriggio.

Ho scelto una realtà giovane anche diversa da A ruota libera – conclude Trapanese –  perché nel welfare non può esistere la competizione; è importante dare spazio almondo della disabilità, che ha bisogno di una grande rete, autentica e concreta, senza l’ostacolo sbagliato delle contrapposizioni”.