Lotta all’amianto, la Campania è in prima linea

A Castel Nuovo si è tenuta una conferenza organizzata da Vigili del Fuoco e ONA

di Eleonora Belfiore

Nel suggestivo scenario di Castel Nuovo si è tenuta la conferenza “Il cuore di amianto della Campania”, organizzata in collaborazione con il sindacato USB Vigili del Fuoco. L’ONA e l’USB – Vigili del Fuoco si sono  fatti portatori di un momento di confronto con esperti, studiosi, lavoratori, istituzioni e con quanti hanno vissuto sulla propria pelle il dramma del mesotelioma pleurico causato dall’amianto. L’evento è stato moderato da Stefania Divertito.

Durante il convegno si è fatto il punto sulla situazione dell’amianto in tutta la regione, sottolineando l’urgenza di intervenire su alcuni focolai particolarmente allarmanti, come l’area di Bagnoli. All’incontro ha partecipatoanche Costantino Saporito, portavoce dell’Usb nazionale dei vigili del fuoco che ha puntato l’attenzione sulla necessità di un monitoraggio costante e degno di questo nome, con interventi più veloci. Coraggiosa e drammatica la testimonianza della coordinatrice Ona Campania, vedova di un vigile del fuoco e di altre vittime presenti in sala.

Particolarmente significativo l’intervento del vicesindaco di Napoli e assessore all’ambiente Raffaele del Giudice che ha sottolineato come il comune di Napoli, già pronto a costituirsi parte civile nei procedimenti che si stanno per aprire, sarà interlocutore dell’associazione presieduta dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto.

Renato Sinno, da anni in prima linea nella lotta contro questa terribile piaga, ha ricordato che i danni provocati dall’amianto riguardano tutti. Sinno ha spiegato che ci vorranno infatti ancora decenni per la totale eliminazione dell’amianto, poiché sono le stesse proprietà intrinseche ad impedirne la facile distruzione, sottolineando poi il ruolo svolto dall’ONA nel sollecitare interventi che non possono più essere ignorati dalle istituzioni. Non a caso, il termine di questo minerale deriva dal greco e significa “indistruttibile”, proprio come la malattia ad esso associata, il mesotelioma pleurico.
Troppi i Paesi in cui ancora viene utilizzato, ma anche in quelli in cui è stato messo al bando, le cose non vanno meglio. E nel frattempo, il numero delle vittime continua a salire drammaticamente, come hanno ribadito Franco M. Buonaguro dell’Istituto Pascale di Napoli che ben conosce il dramma dei tanti ammalati di mesotelioma, e Angelo Guadagno, già sindaco di Volla e Coordinatore ONA-Volla, impegnato nell’attività costante di statistica e screening  nella nostra area, con i successivi interventi ad hoc. Tutto questo è avvenuto anche con la complicità di chi ha preferito investire su facili guadagni e tacere.