A 40 anni dalla morte una “via Alighiero Noschese”

La richiesta di Capodanno è stata approvata dalla Commissione toponomastica

di Gennaro Capodanno*

Nel 1980 Gennaro Capodanno promosse a Napoli il “Premio Alighiero Noschese”, che fu assegnato ad artisti come Roberto Murolo e  il trio “La smorfia” con Troisi, Arena e De Caro, e che in occasione del 40esimo anniversario dalla morte del più grande imitatore di tutti i tempi, nato in via Palizzi al Vomero, il 25 novembre 1932, inoltrò all’assessore con delega alla toponomastica del Comune di Napoli, un’apposita istanza perché finalmente a uno dei personaggi dello spettacolo più amati dagli italiani, scomparso prematuramente il 3 dicembre 1979, fosse intitolata una strada del capoluogo partenopeo.

Un’intitolazione per la quale mi batto da anni e che, per la verità, avrebbe dovuto trovare attuazione da tempo a Napoli, così come già avvenuto in altre città, come Roma e S. Giorgio a Cremano. Proprio in quest’ultima località, due anni fa, è stata anche inaugurata l’opera “Ricominciamo da qui”, quale omaggio sia ad Alighiero Noschese sia a Massimo Troisi, titolo palesemente ispirato dal primo film diretto dallo stesso Troisi “Ricomincio da tre”, uscito nel 1981, ambientato proprio a San Giorgio a Cremano. Finalmente la città che gli diede i natali, seppure dopo oltre 40 dalla  morte, ricorderà il “Fregoli delle voci”, con una strada a lui dedicata. Per Alighiero Noschese, come per altri artisti che hanno dato lustro a Napoli, contribuendola a farla conoscere in tutto il mondo, vale, ancora una volta, il noto detto: “Meglio tardi che mai”.

*presidente del Comitato Valori collinari