“Giornata europea della giustizia civile”, i notai  incontrano i giovani studenti di Napoli

Il 25 ottobre si è celebrata, come ogni anno dal 2003 quando fu istituita su iniziativa della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa, la “Giornata europea della giustizia civile”. Il Consiglio Notarile di Napoli, Torre Annunziata e Nola anche quest’anno ha inteso cogliere l’opportunità dell’evento per lanciare un forte messaggio con un’iniziativa di formazione, orientamento e informazione in particolare per il mondo della scuola sul ruolo e sulle funzioni dei notai: un momento di riflessione e confronto nel quale il Notariato ha voluto far conoscere i fondamentali principi di legalità, giustizia, uguaglianza, non discriminazione e inclusione sociale che ne ispirano la professione.

      Crescono i rischi per la salute e per l’ecosistema e nel mondo intero soprattutto le giovani generazioni si mobilitano per contrastare questa tendenza che sembra essere diventata irreversibile. Dunque l’informazione e la comunicazione ambientale rappresentano oggi strumenti sempre più importanti di conoscenza e di partecipazione. Proprio per questo il tema scelto quest’anno è stato la tutela dell’ambiente che è stato esaminato sia dal punto di vista dell’impatto sociale sia da quello delle implicazioni di carattere giuridico e normativo. All’evento, intitolato “I reati e gli illeciti ambientali: reprimere e soprattutto educare”, hanno partecipato 180 studenti di 20 scuole di Napoli e provincia.

     Il settore dell’istruzione è fondamentale per sensibilizzare i cittadini su questi importanti temi e i notai anche quest’anno hanno inteso cooperare con i dirigenti degli Istituti scolastici, mettendo a disposizione le loro conoscenze e le loro esperienze per la formazione e la crescita culturale e civile delle giovani generazioni.

   Dopo l’introduzione del Presidente del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo, sono intervenuti il magistrato Raffaele Sabato,  giudice italiano presso la Corte europea dei Diritti dell’Uomo (Corte di Strasburgo), Alessandra Benini, archeologa marina, il disegnatore di fumetti Lorenzo Ruggiero e Maria Teresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania. Il dibattito, moderato dal giornalista Antonello Perillo, Responsabile della Redazione Rai di Napoli, è stato completato dall’intervento degli studenti con osservazioni e richieste di approfondimento rivolte ai relatori. Il presidente della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello ha portato il suo saluto agli studenti e ai loro insegnanti.

   “Greta – ha osservato Vitolo rivolgendosi ai giovani – ormai è un modello e dunque siete proprio voi, su questo tema, la parte attiva e partecipe”. Il presidente dei notai di Napoli ha evidenziato l’esigenza di un “eventuale cambiamento della Costituzione che oggi non prevede il concetto di ambiente come bene da tutelare, anche se il diritto dell’ambiente è ormai da anni al centro del dibattito internazionale ed è tutelato in modo esplicito all’interno di numerose direttive comunitarie”.

Rifacendosi all’invito alla ‘conversione ambientale’ di Papa Francesco, Vitolo ha detto: “Questa è possibile attraverso la promozione di una vera educazione ecologica che crei, specialmente nei giovani, una consapevolezza e quindi una coscienza rinnovata”.

Il magistrato Raffaele Sabato ha parlato della possibilità che gli Stati debbano rispondere in sede internazionale di eventuali lesioni del diritto all’ambiente e alla salubrità dell’ambiente stesso. “Ci sono state decisioni importanti – ha detto – riguardanti l’Italia. Anche la Corte Costituzionale italiana è stata interpellata più volte. Insomma esiste una dimensione legale del fenomeno ambientale alla quale si può ricorrere”. “Ci sono processi in Europa – ha concluso Sabato citando un caso olandese sul quale sarà adottata una decisione prima della fine dell’anno – in cui addirittura si vuole tutelare il diritto all’ambiente delle generazioni future”.

Alessandra Benini, dopo aver parlato di protezione dell’ambiente subacqueo e del patrimonio culturale dallo scavo illecito di reperti, alla successiva esportazione e al traffico degli stessi, ha raccontato, anche attraverso la proiezione di un video, il lavoro di archeologia marina su Aenaria, la città sommersa nella baia di Cartaromana, a Ischia, fatto insieme a un gruppo di giovani che ha investito di tasca propria e che sta portando avanti una eccezionale campagna di scavi con importanti ritrovamenti di reperti di epoca romana. “In questo caso – ha detto la Benini – la cultura sta restituendo degli introiti significativi che permette a questi ragazzi di ampliare il loro impegno lavorativo e al tempo stesso di mantenere e finanziare attività culturali”. “La cultura e l’ambiente – ha ancora osservato l’archeologa marina – sono due aspetti indissolubilmente legati l’uno all’altro perché il nostro stesso patrimonio culturale è strettamente legato all’ambiente”.

Maria Teresa Imparato ha evidenziato la necessità di trasferire ai giovani valori come quelli del rispetto all’ambiente, ma soprattutto di “rendere partecipi e protagonisti i ragazzi ad una nuova visione, quella del nuovo paradigma culturale, economico e sociale che deve far riferimento all’economia circolare”.

In particolare sul tema dei rifiuti la presidente di Legambiente Campania ha detto che ci sono anche dati positivi nel nostro territorio. “Ci sono 247 comuni, sia piccolissimi e anche medio-grandi, – ha spiegato – che fanno benissimo la raccolta differenziata e vanno addirittura ben al di là anche dell’obbligo di legge del 65%. Inoltre in Campania ci sono 85 comuni ‘rifiuti free’ dove gli abitanti riescono a produrre soltanto 75 kg di indifferenziata all’anno. Grazie agli studi, grazie alla scienza e alla tecnologia possiamo riciclare ormai quasi tutto. Questo è un gesto semplice e banalissimo che tutti noi possiamo fare per dare il nostro contributo all’ambiente”. “Il paradosso però – ha aggiunto – è che nonostante ciò e nonostante che abbiamo imparato a fare la raccolta differenziata e la facciamo anche di qualità, ci sono sempre ancora troppi rifiuti in strada”. “Questo – ha concluso la Imparato – dipende dal fatto che non abbiamo ancora gli impianti in quantità adeguata dove si riciclano gli impianti che selezioniamo. I rifiuti sono stati e sono croce per i cittadini e delizia per le ecomafie”.

Lorenzo Ruggiero ha infine mostrato come un genere di fumetto, cioè quello dei supereroi, che magari apparentemente è quello un po’ più fantasioso, fantastico e di intrattenimento rispetto a fumetti e a storie più impegnate, in realtà, a partire dagli anni sessanta, porti una serie di temi seri all’interno delle storie, tra cui integrazione, inclusione, guerre razziali, società contemporanea e anche ambiente.