Un urlo lungo 6 anni, che parte da Napoli ed arriva fino al cuore della Capitale. Un arcobaleno meraviglioso dipinto nel cielo da Dries, l’artista fiammingo, e marchiato a fuoco dalle grandi mani di Pepe, l’obelisco gigantesco dell’orizzonte azzurro. Il Napoli si riprende l’Olimpico romanista dopo 6 stagioni, l’ultima volta accadde a febbraio del 2011. Quella volta decise una doppietta di Cavani, stavolta decide una doppietta di Mertens, il diavolo belga che brucia l’erba, infiamma la passione ed accende l’Inno alla gioia. Sono 18 i gol di Dries in campionato, ben 22 in stagione. E sono due diamanti incastonati nei Fori Imperiali. Prima accarezza il pallone e scavalca il portiere, poi fulmina tutti con una velocità supersonica. Favolosi anche i due assist di Hamsik e Insigne, da copertina illustrata. Poi il finale rovente dove vien fuori l’ombra del Gigante. Reina toglie dalla porta un pallone sfidando la forza di gravità e le leggi della fisica. Una prodezza che si candida per la parata del Secolo e che merita di far entrare Pepe nella classifica dei cannonieri, perchè quel volo oltre l’ostacolo vale l’essenza un gol. Il Napoli vince, alza la bandiera azzurra in cima all’Olimpico e sulla vetta del Campidoglio. Adesso si va verso la notte delle stelle, nel sogno della Champions. I Guerrieri Azzurri contro i Galattici. Batte forte il cuore di un intero popolo, accomodatevi e trattenete il respiro. Il Mondo si ferma al San Paolo… (fonte: sscnapoli.it)
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