Natale alla Cappella Sansevero

Canti religiosi popolari di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

Evento speciale per salutare le festività natalizie 2019 alla Cappella Sansevero. Martedì 10 dicembre alle ore 20.00, il monumento barocco che custodisce il celebre Cristo velato ospiterà lo spettacolo musicale “Fermarono i Cieli” che ripropone canti popolari religiosi del Settecento e altri appositamente composti da Ambrogio Sparagna, affidandoli all’originale interpretazione di Peppe Servillo e alla musica di Erasmo Treglia (ciaramella, ghironda, torototela), Marco Tomassi (zampogna gigante) e Marco Iamele (zampogna melodica, ciaramella).

Intorno alla metà del Settecento Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dell’ordine dei Padri Redentoristi, cominciò a integrare il suo lavoro pastorale fra i poveri del Regno di Napoli con la pratica di alcune canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano. Si trattava di canti dall’impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari che in breve tempo si diffusero in tutto il territorio ed entrarono a far parte della liturgia ecclesiastica legata alle festività mariane e natalizie. Il successo dei componimenti favorì lo sviluppo di un vasto repertorio di canti popolari religiosi, ancora oggi molto diffusi, come i celebri “Tu scendi dalle stelle”, “Quanno nascette Ninno” e “Fermarono i Cieli”.

Dopo il concerto la serata proseguirà con una cena buffet alle ore 21.30, presso l’Atelier del Maestro Lello Esposito, nelle Scuderie di Palazzo Sansevero in piazza San Domenico Maggiore.

La partecipazione all’evento è a pagamento. I biglietti hanno un costo di € 33,00 + € 2,00 di diritti di prevendita, e sono acquistabili solo online (info e modalità di acquisto su www.museosansevero.it, nella sezione Acquista il ticket online/Eventi speciali).

La disponibilità è limitata a 80 posti.

Come ogni anno, l’intero ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza e, per il 2019, il Museo Cappella Sansevero ha scelto di sostenere l’associazione A.S.D. Star Judo Club di Scampia di Giovanni Maddaloni, maestro judoka e padre di Pino, vincitore dell’oro a Sydney nel 2000, e di Laura e Marco, anche loro campioni di judo a livello europeo e italiano. L’associazione da anni contribuisce con la sua attività a tenere lontani dall’illegalità i ragazzi del quartiere, impegnandosi inoltre nel recupero, attraverso lo sport, di giovani in difficoltà, immigrati e bambini diversamente abili (www.starjudo.com).

Quest’anno la proposta del Museo Cappella Sansevero tocca le periferie urbane, non solo geografiche, ma umane e sociali come quella di Scampia. Una serata per offrire un omaggio alla musica e alle sue contaminazioni con l’augurio che tutti possano coltivare la speranza di un futuro migliore.