Andamento lento, Napoli torna a vivere con calma

Finita la quarantena, la città riapre per la Fase 2 ma non c'è stata la ressa prevista

(Marco Martone)

Lezioni online a distanza anche per i bambini delle scuole elementari, riapertura di esercizi commerciali, ritorno al lavoro per gli operai impegnati nella ristrutturazione di edifici e strade. Gente in strada, con mascherina obbligatoria e controlli da parte delle forze dell’ordine. È cominciata così, anche a Napoli, la seconda fase per sconfiggere il mostro Coronavirus e provare a tornare ad una pseudo normalità. Non sarà facile perché le regole da osservare sono poche ma anche molto drastiche, soprattutto per quanto riguarda l’osservanza del distanziamento sociale. Circostanza difficile da mettere in pratica, non tanto per cattiva volontà da parte dei napoletani, quanto per la conformazione stessa di una città i cui spazi sono spesso angusti e costringono all’aggregazione e alla ressa. 

Qualche disagio, in tal senso, si è verificato fin dalle prime ore, nei pressi degli stazionamenti degli autobus, alla Cumana e alle stazioni ferroviarie. Meglio di quanto temuto, però, visto che non c’è stato l’assalto alla “libertà ritrovata” che ci si poteva attendere dopo quasi due mesi di quarantena forzata. Molti esercizi commerciali, infatti, hanno preferito non riaprire visto il divieto di vendita al banco e le limitazioni per i clienti. Anche il traffico non è stato particolarmente sostenuto. Davanti alla sede della Regione, invece, c’è stata la protesta dei fotografi di cerimonie, che lamentano la crisi in cui versa il proprio settore.